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Vito Mancuso presenta il suo nuovo libro “Dio e il suo destino”

Eliseo Cultura dopo la pausa natalizia. Lunedì 18 gennaio, ore 18.30, il teologo ed editorialista del politicamente corretto

Incontro con Vito Mancuso in occasione della pubblicazione del libro edito da Garzanti, 2015, Pag. 460, Euro 20 ne discute con l’autore Corrado Augias

Dopo Io e Dio, Vito Mancuso torna a confrontarsi con il più grande mistero delle nostre vite. È il controcanto polemico e provocatorio all’Anno Santo che avrà inizio a dicembre e che susciterà un ampio dibattito mediatico. Il vangelo di una nuova spiritualità capace di rifondare radicalmente la nostra visione del mondo. Un libro aperto a tutte le tradizioni religiose per ritrovare il vero senso dell’esperienza di Dio

Riprendono gli incontri di Eliseo Cultura dopo la pausa natalizia. Lunedì 18 gennaio, ore 18.30, il teologo ed editorialista del politicamente corretto Vito Mancuso presenterà al pubblico del Piccolo Eliseo il suo nuovo libro Dio e il suo destino. Converserà con l’autore Corrado Augias che, pur avendo opinioni e posizioni diverse in materia teologica, dichiara: «Vito Mancuso mi ha fatto scoprire l’effetto benefico della fede».

L’idea di Dio sembra essere scomparsa dall’orizzonte di noi occidentali, sempre più ossessionati da miti effimeri e ormai disposti a vendere al miglior offerente persino la nostra libertà. La sua assenza ci ha lasciato orfani di una guida in grado di orientare l’esistenza verso il bene e la giustizia, e per questo diventa necessario riflettere oggi sulla questione del divino. Ma quale Dio? Come possiamo ancora immaginarlo? E quale destino gli è riservato? Nelle pagine ambiziose del suo libro, Vito Mancuso conduce il lettore in un viaggio tra le problematiche raffigurazioni della divinità che nei secoli hanno accompagnato la nostra storia. E con coraggio ci sfida a liberarci dall’immagine tradizionale del Padre onnipotente assiso nell’alto dei cieli che ci viene ancora offerta da una Chiesa cattolica che sembra aver modificato il suo linguaggio ma non la sua rigida dottrina. Si riscopre così il valore di una divinità completamente partecipe nel processo umano, capace di comprendere i principi dell’impersonale e del femminile. Come ha scritto Agostino: «Sebbene non possa esistere alcunché senza Dio, nulla coincide con lui». Soltanto in questa consapevolezza risiede la possibilità di salvare dall’estinzione la spiritualità e la fede, e di far risorgere quella speranza e quella fiducia nella vita senza le quali non può esserci futuro per nessuna civiltà.

 

«Io credo in Dio, ma non più nel Dio della mia religione così come viene professato nella dottrina ufficiale della Chiesa Cattolica. Non credo più in particolare nel Dio del Credo, il “Padre Onnipotente”… Non sono più cattolico, e neppure cristiano? Forse. Io però credo di esserlo ancora, dato che a mio avviso ciò che rende cristiani non sono le dottrine professate a parole ma lo stile di vita condiviso.»

Vito Mancuso ha insegnato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e l’Università degli Studi di Padova. È autore, tra gli altri libri, di L’anima e il suo destino (2007), La vita autentica (2009), Obbedienza e libertà (2012). Insieme a Eugenio Scalfari ha scritto le Conversazioni con Carlo Maria Martini. Il suo pensiero è oggetto di una monografia uscita in Germania nel 2011 (Essential of Catholic Radicalism. An introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso). Per Garzanti ha pubblicato Io e Dio. Una guida dei perplessi (2011, 12 edizioni), Il principio passione (2013, 6 edizioni), Io amo. Piccola filosofia dell’amore (5 edizioni) e Questa vita (2015). Dirige la collana I Grandi Libri dello Spirito. Dal 2009 è editorialista del quotidiano «la Repubblica».

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