Prima pagina » Politica » Unioni civili, Celebration Day a Roma. Ma c’è anche chi contesta

Unioni civili, Celebration Day a Roma. Ma c’è anche chi contesta

Il sindaco di Roma Ignazio Marino iscrive al registro delle unioni civili le prime coppie di fatto

Al via il Celebration Day. Oggi, 21 maggio, in Campidoglio, il sindaco di Roma Ignazio Marino iscrive al registro delle unioni civili recentemente approvato dall’Assemblea capitolina, le prime coppie di fatto.

“Roma sposa i diritti. Anni di battaglie per il riconoscimento dei diritti per tutti. Vittoria! Ora vogliamo la legge sui matrimoni”. Recitano così i manifesti affissi questa mattina a firma del gruppo Sel dell’Assemblea capitolina, in occasione della celebrazione in Campidoglio dell’unione civile delle prime 20 coppie. “A pochi giorni dal Roma Pride 2015, che si terrà il prossimo 13 giugno la nostra città sposa i diritti, rivendicando la propria vocazione ad essere una Capitale europea, a partire dai diritti di cittadinanza – spiegano i consiglieri del Gruppo Sel Gianluca Peciola, Gemma Azuni, Imma Battaglia e Annamaria Cesaretti – L’approvazione del Registro delle Unioni Civili nella Capitale e la registrazione di centinaia di coppie che ne hanno già fatto richiesta rappresenta un messaggio rivolto al Governo e al Parlamento. Serve una legge nazionale che riconosca il vincolo affettivo il quelle decine di migliaia di coppie di fatto, omosessuali ed eterosessuali, che ancora oggi non vedono riconosciuti i loro diritti”. Anche il leader nazionale di Sel è della stessa opinione: “Marino ha fatto una cosa buona che rende credibile l’immagine di Roma Capitale del Mondo. Un luogo che è simbolo della mescolanza delle culture e del fatto che oggi è maturo il tempo di esercitare diritti per tutti e per tutte. È una vergogna che l’Italia sia agli ultimi posti nella classifica dei diritti civili, questa cosa deve essere sanata, non si può immaginare che un blocco neoclericale possa impedire ancora all’Italia di guadagnare un avanzamento. Già le proposte di legge di cui si discute in Parlamento rappresentano un compromesso e sono un minimo sindacale, tuttavia per noi è importante aprire un varco e fare questo passo in avanti”, dichiara Nichi Vendola a Radio Cusano Campus in merito al Celebration Day delle unioni civili di oggi.

Non sono mancate però le contestazioni. “Il matrimonio è tra uomo e donna, vergognatevi. Avete rovinato l’Italia”, ha gridato un uomo che, in solitaria, ha inaugurato le contestazioni al Celebration Day, inveendo contro i tanti presenti e anche contro il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e il Partito democratico. Al contestatore hanno risposto i presenti al grido di “Vattene, questa è una festa”. L’uomo, poi, si è allontanato spontaneamente. 

Lascia un commento