Prima pagina » Opinioni » Trasporti, fare il pendolare è il mestiere più duro del mondo

Trasporti, fare il pendolare è il mestiere più duro del mondo

Ho detto qualche volta, ironizzando, che da pendolare, sono un auto-pensionato senza pensione. E’ duro il mestiere di pendolare, molto duro

Conservo ancora, direi gelosamente, tra i miei dischi, l'album FF SS dei New Trolls. Il brano guida, per ovvie regioni, s'intitola: Il treno. "Il ferro su ferro che si logora piano. E' un rumore che mi porta lontano. Rumore di gente e di gente che parte e c'è già qualcuno che sta chiudendo le porte…" A proposito di logorio, ho ragione di pensare (non solo io), che più del ferro dei binari, sia l'umano sistema nervoso a risentirne. Sulla tratta che collega Roma ad Ostia, in entrambe le direzioni mancano i treni, di conseguenza, i ritardi tra una corsa e l'altra sono notevoli e quantificabili in 25/30 minuti. Ritardi, corse saltate, treni che non ci sono. Tutto ciò, attribuito a cause tecniche. Intanto, sui social network, impazzano messaggi, lamentele e quant'altro. Un esempio? Eccolo qui bello e pronto… Simonetta, testimonia i disagi degli utenti a causa del sovraffollamento delle carrozze già nella stazione Stella Polare ( parliamo delle h. 7.34), per poi parlare di vero e proprio delirio ad Acilia. Martina racconta di essersi sentita quasi stritolata e sul punto di star male sul serio. Indubbiamente, Simonetta e Martina sono testimoni di quotidiane difficoltà e la loro esperienza, non è altro che la voce di tante altre persone che, fosse possibile, parlerebbero nei loro stessi termini, evidenziando le medesime sofferenze. Ho detto qualche volta, ironizzando, che da pendolare, sono un auto-pensionato senza pensione. E' duro il mestiere di pendolare, molto duro!! Altrettanto difficoltosa però, è la vita di chi lavora sul campo e in questo genere di servizi. Ho assistito a scene di persone che se la prendevano con i conducenti, senza che questi ultimi avessero la benchè minima responsabilità, riguardo ad uno o più disservizi. Certamente, quando si paga un abbonamento, si desidererebbe un trattamento adeguato alla spesa che si affronta ogni mese e quando non accade, quando la sofferenza diventa regola, succede che ci va di mezzo chi non dovrebbe e questo non va bene per niente. "L'uomo col cappello – continuano i New Trolls – ci farà partire, anche se forse oggi lui, non ha voglia di fischiare". Il problema è capire in quale luogo risieda questa voglia… Per quanto mi riguarda, l'ho persa da un bel pezzo, ecco perchè ho deciso di auto -pensionarmi.

Lascia un commento