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Trasporti e rifiuti, arriva la bocciatura per Roma Capitale

Presentato il rapporto annuale dell’Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici di Roma Capitale. Giudizio assolutamente negativo dei romani sul traporto pubblico e la raccolta rifiuti

Trasporto pubblico e raccolta rifiuti, ecco il punto debole della Capitale, secondo i romani. A dirlo, la rilevazione annuale dell'Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali di Roma, secondo cui i cittadini dell'Urbe Eterna ritengono particolarmente critici proprio i settori della raccolta dei rifiuti e dei trasporti.

RACCOLTA RIFIUTI. "Un quadro impiantistico sottodimensionato ed estremamente dipendente da terzi soprattutto per lo smaltimento dei rifiuti, ma anche per il trattamento". Questo, è quello che emerge dall'analisi per l'anno 2014, nell'ambito della raccolta rifiuti nella Capitale. Non solo. Sempre secondo quanto comunica l'Agenzia, sembra anche mancare "chiarezza dal punto di vista dei flussi dei rifiuti attuali e anche di quelli pianificati per il prossimo futuro".

Brutte notizie anche per l'Anagrafe dei Rifiuti, istituita dall'Assemblea Capitolina lo scorso febbraio. L'Anagrafe dei Rifiuti, istituita per ricevere aggiornamenti e informazioni semestrali, però "non è ancora operativa". La situazione di Roma, quindi, "aggiunge al costo economico delle carenze impiantistiche l''urgenza di trovare una soluzione alternativa" al trattamento dei rifiuti "per non incorrere nuovamente in procedure di infrazione e sanzioni europee".

TRASPORTO PUBBLICO. L'Agenzia, per quanto riguarda il settore dei trasporti pubblici, riferisce che secondo i cittadini, il mezzo è ad oggi, ancora considerato un "bene inferiore", in quanto viene ancora preferito il mezzo privato. Questo perché Roma Capitale non riesce a offrire un sistema di trasporto pubblico che sia adeguato alla sua centralità. Per questo, il mezzo privato –  ancorché con difficoltà nell'ultilizzo dello stesso per via anche dell'aumento delle strisce blu, oltre che di un più generale caro benzina – serve a coprire gli spostamenti non solo interni alla stessa città, anche tra centro e periferia, ma anche tra Roma e provincia pari, secondo l'Agenzia, al 60% del totale.

Gli spostamenti, secondo l'Agenzia, negli ultimi anni, forse a causa della crisi, avvengono prevalentemente per lavoro, studio o gestione familiare. Un cambiamento "non accompagnato da un'offerta del servizio soddisfacente per i romani". A pesare sulle spalle dei cittadini, sono in particolare gli effetti della razionalizzazione della rete del trasporto pubblico: nel 2013, infatti, c'è un decremento del 6% delle vetture rispetto ai km percorsi in città. Un'operazione di razionalizzazione che prosegue anche nel 2014 ma che "non è stata pienamente percepita dai cittadini", per i quali non c'è stato, secondo la rilevazione, un aumento dei servizi della metropolitana. 

Inoltre, i cittadini di Roma sembrano aver da ridire anche in merito alla sicurezza (scarsa), ai controlli, alla manutenzione e alla pulizia. Voto negativo, anche a causa dei sempre "più presenti casi di aggressioni e borseggi" ai danni di "conducenti e passeggeri". Senza considerare, la carenza, da sempre segnalata, di "pulizia e manutenzione" – basti considerare che a ogni pioggia, sono molte le stazioni della metropolitana di Roma che si allagano.

L'Agenzia quindi, in tema di trasporto pubblico, rende nota la "percezione di precarietà" avvertita dai romani nei confronti dell'Atac, sia per gli aspetti finanziari sia per la "scarsa affidabilità nella regolarità del servizio".

A fare da contraltare, però, anche l'aspetto culturale della vita capitolina. Anche l'Agenzia si mostra consapevole del fatto che ad una anche scarsa offerta del trasporto pubblico, seppure migliorata, i cittadini romani continuerebbero a rispondere con un alto tasso di motorizzazione che fa scalare a Roma la vetta della classifica delle città più congestionate d'Italia. Roma, quindi, maglia nera del traffico – dato, questo, confermato anche dal fatto che gli automobilisti della Capitale perderebbero tra le 280 e le 481 ore di tempo l'anno imbottigliati nel traffico, come ha confermato qualche tempo fa lo stesso sindaco Ignazio Marino a Buongiorno Regione Lazio.

RISORSE DIMEZZATE. Il rapporto dell'Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici, presentato questa mattina in Aula Giulio Cesare in Campidoglio, mette a nudo altri dati preoccupanti: gli strumenti di governo che disciplinano i rapporti fra Roma Capitale e le aziende erogatrici dei servizi "sono fermi a 7 anni fa".

Anche lo stato dell'arte delle carte di qualità dei servizi presenta criticità: infatti solo alcuni contratti di servizio prevedono l'obbligo di una revisione periodica, con la conseguenza che molte di esse risultano obsolete e sorpassate. 

Secono la Cgia di Mestre, inoltre, tra il 2010 e il 2014 "il sindaco di Roma ha visto praticamente dimezzare le risorse a disposizione della città (meno 667 milioni di euro, pari al 48%)". Sulla stessa linea, anche Bologna e Bari. Va peggio invece per Milano (63%) e Venezia (66%).

La progressiva diminuzione delle risorse a favore dei comuni, insieme a una sospensione dell'autonomia impositiva, si accompagna all'obbligo di rispettare le regole del Patto di stabilità. Quest'ultimo – si spiega ancora nella presentazione della relazione annuale dell'Agenzia – "non è coerente con il contesto economico generale e nazionale, dal momento che proprio gli strumenti più efficaci per fronteggiare la crisi economica sono rappresentati dagli investimenti".

I COSTI DEI SERVIZI. Inaspettatamente, però, "Roma risulta tra le città meno care, offrendo servizi di buona qualità a prezzi contenuti". Questo è quanto fa sapere Marco Penna, presidente vicario dell'Agenzia, nel corso della presentazione del rapporto.

"Premettendo che la spesa dei servizi pubblici, a livello nazionale, è cresciuta nell''ultimo anno del 5,9%, trainata dall''aumento delle tariffe per l'igiene urbana (+15%) e l'acqua potabile (+6%) Roma risulta tra le città meno care, offrendo servizi di buona qualità a prezzi contenuti" – spiega Penna.

L'analisi ha valutato il costo sostenuto dalle famiglie nel 2013 per i principali servizi non solo nella Capitale ma anche nelle principali città italiane, come Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Palermo. 

QUALITA' DELLA VITA? 5 SU 10. La qualità della vita a Roma nel 2014, secondo la rilevazione, "ottiene da parte dei cittadini un voto medio pari a 5,71 su 10, proseguendo l'andamento discendente già rilevato nel 2013 che la riporta al voto del 2007, dopo un quadriennio in cui era stata valutata più positivamente" – spiegano ancora dall'Agenzia.

Secondo lo studio, i romani più soddisfatti della qualità della vita in città sono "i residenti della fascia periferica interna al Gra, anche se il 2014 ha visto un livellamento verso il basso delle valutazioni in tutte le zone".

VOTO AI SERVIZI: SUFFICIENZA NEL COMPLESSO. Il voto medio attribuito ai servizi, calcolato come media dei voti espressi sui singoli servizi, "anche per il 2014 resta sopra la sufficienza (6,36). La valutazione per zone di residenza non è significativamente differenziata, anche se la periferia esterna al Gra rimane la zona meno soddisfatta dei servizi, con l'eccezione del litorale di Ostia e Acilia, unica zona che rileva un miglioramento rispetto al 2013". Diminuisce invece sensibilmente la valutazione media dei servizi al centro. 

Il giudizio sui servizi, si basa su quelli giudicati positivamente e quelli in miglioramento. Va bene il comparto dei servizi culturali, seguito da parchi pubblici e ville storiche. Sufficienza, invece, per i servizi di acqua pubblica e illuminazione. Molta insoddisfazione, come già ampiamente specificato, per il settore della raccolta rifiuti e del trasporto pubblico locale.

LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE IMPROTA. "Nella relazione non è stato evidenziato che il livello di servizi, che giustamente i cittadini giudicano insufficienti, è a fronte di disponibilità di risorse largamente insufficienti. Quindi è evidente che senza risorse adeguate il livello dei servizi non può essere giudicato sufficiente" – dichiara l'assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Guido Improta, a margine della presentazione in Campidoglio della relazione 2014 dell'Agenzia per il Controllo e la Qualità dei servizi pubblici locali di Roma. "Per cui – ha concluso Improta – o verrà consentito a Roma Capitale di avere delle risorse adeguate al livello dei servizi che deve essere erogato, oppure inevitabilmente il livello continuerà a essere deludente per i cittadini di Roma".

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