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Traffico pericoloso a Ostia, quando le tragedie non sorprendono

“La tragedia dei coniugi Mortai non è un caso isolato per le strade del litorale”

E’ ancora fresco, nella memoria collettiva, l’incidente che ha portato via – sulle strade del litorale – l’anziana coppia dei coniugi Mortai la scorsa settimana. Il tutto è avvenuto per mano di un pirata delle strada, che era al volante della sua Fiat Panda sotto l’effetto di stupefacenti. La tragedia è avvenuta nel centro storico di Ostia, precisamente sul lungomare Paolo Toscanelli. Dopo questo tragico episodio, abbiamo voluto sentire gli abitanti della zona, capendo se il caso Mortai – per le loro strade – è stato un episodio isolato, oppure se si tratta di una prassi la presenza lì di un traffico sfrenato e senza regole. Dalle testimonianze degli intervistati, la dura realtà che emerge è quella di una viabilità pericolosa, e ora di seguito ne capiremo il perché.

Ascoltando i cittadini del quartiere, nessuno sembra essere rimasto sorpreso della tragica morte dei coniugi Mortai. Infatti, secondo il parere di tutti, questo traffico senza controllo – prima o poi – avrebbe mietuto qualche vittima, come per l’appunto è avvenuto qualche giorno fa a Ostia. Ma questo tipo di situazione sul litorale non è isolata, visto che già diversi anni fa un’altra ragazza, per colpa di un altro pirata della strada, perse la vita sempre sul lungomare lidense, questa volta però in direzione Cristoforo Colombo. Ma ci sono anche cittadini che ci fanno notare come queste immani tragedie siano all’ordine del giorno sul suolo romano, dove quotidianamente un pedone perde la vita per colpa degli automobilisti irresponsabili e indisciplinati al volante. Ma tra i tanti intervistati, c’è anche chi prova una grande vergogna per la stessa località di Ostia, che sulla questione non pone le basi di sicurezza stradale adeguate, nonostante le tante proposte che arrivano all’amministrazione locale d’associazioni, istituzioni e cittadini.

Ma allora come vivono i cittadini il traffico “sregolato e frenetico” di Ostia? Sicuramente con una forte insicurezza, poiché anche la sicurezza sulle strade lidensi è quasi del tutto assente. I vigili per le strade di Ostia si vedono poco, e quindi – in queste condizioni – è impossibile domare un traffico irresponsabile, come tuttora si presenta quello lidense. Quando invece il corpo dei vigili urbani è presente, oltre a essere posizionato in zone pedonali dove non c’è traffico automobilistico (come per esempio il Pontile), spesso – sostengono i residenti – manca diligenza nel controllo stradale. Ad esempio, alcuni raccontano che talvolta, non vengono erogate sanzioni anche quando determinate infrazioni avvengono davanti agli occhi degli organi preposti ai controlli. Dal canto loro, a chi ha fatto notare queste quotidiane inadempienze al corpo dei vigili, è stato riposto che il motivo di questi disagi è il loro essere in “sotto organico”, causa che determina anche l’assenza della loro figura in numerose zone di Ostia.

Nelle nostre interviste abbiamo avuto anche modo di parlare con una vittima della strada sopravvissuta, che qualche anno fa è stata investita per le strade della Capitale, e che sul fenomeno del “traffico selvaggio a Ostia” ha fatto notare come, alla scarsa presenza dei controlli, si aggiunge però la mancanza di ordine e di senso civico degli automobilisti. Ma questo traffico folle e pericoloso ha mutato anche le abitudini dei pedoni, soprattutto tra gli anziani e nel loro modo di attraversare la strada. Ormai nessuno di loro si fida più ad attraversare senza la presenza di un semaforo a un incrocio, poiché dicono che è diventata moda dell’automobilista lidense aumentare la velocità persino in prossimità delle strisce pedonali, invece di fermarsi e lasciar passare il pedone come il regolamento stradale esigerebbe.

Come possiamo evincere dunque, i cittadini pensano che Ostia viva in un totale stato d’insicurezza, dovuto ai tanti fattori descritti.

Ma i cittadini si chiedono anche perché determinate proposte in tema di sicurezza stradale (provenienti spesso dagli stessi abitanti), non vengano prese in considerazione dall’amministrazione del X Municipio. Il vicino comune di Fiumicino su via della Scafa ha inserito i sensori della velocità, che hanno limitato il fenomeno degli incidenti stradali in quella tratta. A Ostia, i cittadini si chiedono perché una simile iniziativa non prenda piede sul loro territorio, e in particolare sul litorale che è la zona maggiormente frequentata da abitanti e turisti. Tuttora la zona lidense, per limitare il fenomeno degli incidenti stradali, ha inserito dei dossi solo nel quadrante di “Ostia Nuova”, definita dalle istituzioni un’area dove ci sono più persone che infrangono le leggi. La questione posta così non è assolutamente vera, poiché il fenomeno di “persone che violano la legge” impervia su tutto il litorale romano, lasciando così nell’insicurezza – visto la mancata applicazione dei dossi – anche la restante parte del territorio lidense. Anche la mancanza di sanzioni – verso quegli automobilisti indisciplinati – rende il fenomeno del “traffico pericoloso” più imponente.

La colpa di questo traffico “sfrenato” – per gli intervistati – è sì, anzitutto la mancanza di controllo per le strade di Ostia, alla quale, però, va poi ad aggiungersi il – secondo loro – inefficiente lavoro dell’amministrazione locale, che nonostante le tante tasse è colpevole di non affrontare con criterio il problema, non investendo le dovute risorse per limitare il fenomeno e rendere il quadrante lidense più vivibile e sicuro per i pedoni. Un’anarchia stradale che favorisce la percorribilità delle vie del litorale a gente che non dovrebbe, come automobilisti in stato d’ebrezza, che poi si rendono protagonisti d’immani tragedie, come nel caso appunto dei Mortai. Ma il problema vede le sue radici anche nella legge, che secondo i cittadini è diventata troppo permissiva e buonista, non punendo severamente chi si macchia dei reati al volante. Anche la mancanza d’educazione da parte delle famiglie e della scuola, secondo alcune persone, favorisce la formazione d’automobilisti indisciplinati, che al volante trasmettono molte leggerezze che hanno abitualmente nella vita quotidiana.

Secondo i cittadini, per risolvere il fenomeno del “traffico selvaggio”, bisognerebbe anzitutto cambiare il nostro sistema culturale, che ora favorisce e invoglia a violare le leggi (infatti qualcuno ci dice come attualmente ci troviamo nell’Era dei Furbi). Ovviamente per le vie di Ostia va anche aumentato il numero delle forze che devono vigilare e garantire sicurezza, che a tuttora – come abbiamo letto – sono per lo più assenti. Qualche cittadino, su questo punto, ci dice anche che è inutile fare leggi in questo Paese, se poi puntualmente chi dovrebbe farle rispettare – vigili o corpi di polizia – non è presente o non svolge questo lavoro con criterio.

Bisognerebbe quindi investire sulla lotta alla corruzione dei corpi di vigilanza al traffico. Molti cittadini chiedono anche più collaborazione tra le forze di Polizia chiamate a salvaguardare l’ordine stradale per le vie lidensi, soprattutto tra i corpi di Carabinieri e Vigili Urbani, troppe volte visti affrontare questo traffico caotico senza collaborare, nonostante le notevoli difficoltà del caso e la possibilità d’unire le forze, per migliorare il servizio di sicurezza.

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