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Tor Bella Monaca: i rifiuti per strada e i cassonetti sono vuoti

Il video mostra una frazione di Tor Bella Monaca in preda all’emergenza rifiuti.

Il video mostra una frazione di Tor Bella Monaca, quartiere di Roma, in preda all’emergenza rifiuti. Sporcizia, sacchetti della spazzatura abbandonati senza un minimo di cura, rifiuti ammassati gli uni sopra gli altri. Una scena di degrado, ma soprattutto di scarso rispetto per una città che invece ne meriterebbe tanto.

La domanda che ci si pone davanti a questo scenario è solo una: di chi è la colpa? Se si ascoltano le “voci di corridoio”, la causa di tutto ciò sarebbe la presenza dei rom, soliti frugare in mezzo ai cassonetti e a lasciare in disordine. Nel video in effetti, viene ripresa una nomade proprio accanto ai cassonetti, tra l’altro praticamente vuoti. Eppure ci sarebbe molta spazzatura con cui riempirli.

Ma se si ascolta attentamente, ci si rende conto che molte persone accusano invece gli stessi cittadini romani. Scarsa attenzione, mancanza di accortezza, dimenticanze o il semplice ragionamento “tanto lo fanno tutti”.  A quanto pare sono anche gli stessi residenti a non prestare attenzione al loro quartiere. Il risultato? Il video lo evidenzia bene.

Ad avvalorare questa ipotesi, è l’Ama. In un comunicato ufficiale, l’azienda ha infatti fatto sapere che da gennaio 2018 si è verificata “un’inaspettata e considerevole impennata nella produzione di materiali ‘scartati’ da residenti, lavoratori pendolari e turisti della Capitale”. Ben 17.000 tonnellate, ovvero il 3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E per la prima volta dopo 7 anni, periodo in cui si era registrata una costante diminuzione della produzione di rifiuti, ha avuto luogo un brusco aumento, sia per ciò che concerne la raccolta differenziata sia quella indifferenziata.  Il periodo più critico sarebbe stato aprile, in cui c’è stato un picco di produzione dell’immondizia che ha superato dell’8% quella dello stesso mese del 2017. Anche il primo maggio ha visto “Dati di raccolta insolitamente alti”, con ben 500 tonnellate di rifiuti in più rispetto all’anno precedente. Ma tutto ciò basta davvero a giustificare lo scempio davanti a cui cittadini e turisti si trovano basiti ogni santo giorno?

Ama sostiene di fare i salti mortali per far fronte alla drastica situazione, con turni lavorativi raddoppiati anche durante le festività. E che presto si vedrà finalmente luce: “Tutte le situazioni più critiche si stanno progressivamente recuperando per un veloce rientro alla normalità previsto per i prossimi giorni. Sono stati programmati giri supplementari di pulizia, anche nel pomeriggio odierno, attorno alle postazioni di raccolta svuotate dai mezzi compattatori, se e dove necessario” è scritto nel comunicato. Comunque “Roma continua a differenziare registrando nel primo trimestre del 2018 un 44,8% di materiali riciclabili recuperati (rispetto al 44,4% dell’anno precedente)”. Magra consolazione se le nostre strade sono ancora stracolme di maestose montagne di lerciume.

Solo ieri, il Vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi, ha scritto in una nota: “Il Gruppo dei 5 Stelle della Regione Puglia è stato molto chiaro. No ai rifiuti che arrivano da Roma. L’incapacità della Raggi pure su questo tema ha ormai stancato anche i grillini delle altre regioni. Come farà Emiliano a dare il suo assenso all’arrivo della ‘mondezza’ romana ora che anche i 5 Stelle pugliesi sono contrari? Roma sarà sepolta dai rifiuti per la totale inadeguatezza della Raggi e della sua Giunta. E vogliono pure governare l’Italia“.

A maggio invece i residenti del quartiere Monte Mario, esasperati e frustrati di fronte alle condizioni indecenti di Roma e, in particolar modo, del loro quartiere, hanno deciso di portare i sacchi della loro immondizia di fronte all’ingresso del Municipio, in via Mattia Battistini. Avanzi di cibo, plastiche, carta, frutta marcia, il tutto all’interno di sacchi stracolmi soprattutto di indignazione. Il tutto accompagnato da un preciso messaggio: “Roma sommersa da settimane dalla spazzatura, nella completa indifferenza e nel silenzio di tutta l’Amministrazione capitolina. Consegniamo al Municipio 14 una porzione del nostro disagio. Da domani saremo pronti a bloccare le principali arterie stradali. I cittadini esasperati del Municipio XIV”.

Se la situazione sembra essersi aggravata, se si è giunti all’esasperazione di fronte al degrado in cui si vive, una tra le tante soluzioni è quella di dare un piccolo apporto quotidiano. Piccoli gesti da imporsi tutti i giorni: fare attenzione alla raccolta differenziata, riporre i sacchetti negli appositi cassonetti della spazzatura, ma soprattutto avere rispetto per la Capitale. Il primo passo verso un grande cambiamento è iniziare a piccoli step. Denunciare ogni giorno la situazione è giusto, ma dare anche il proprio contributo per migliorarla è necessario.

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