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Società Italiana Chirurgia: “Non possiamo operare malati tumore a causa dei No vax”

La gravissima denunciata lanciata dalla Sic: molti ospedali non hanno spazi di degenza per gli interventi sui pazienti malati di tumore

paziente intubato in terapia intensiva, malati tumore

La Società Italiana di Chirurgia lancia una gravissima denuncia. Nelle regioni italiani si stanno tagliando tra il 50 al 80% dei ricoveri perché le aziende sanitarie sono costrette a destinare gran parte degli spazi di ricovero ai pazienti affetti dal Covid. Inoltre le terapie intensive sono occupate in gran parte da pazienti no vax.

Rimandati interventi dei pazienti malati di tumore, l’allarme SIC

Secondo l’allarme lanciato su La Stampa la pandemia Covid si sta portando dietro un’altra piaga sanitaria, quella delle visite rimandate e dei ricoveri negati per altre patologie.

Il presidente della SIC Francesco Basile spiega su La stampa che “a causa dei posti letto di chirurgia dimezzati, il blocco dei ricoveri programmati, le terapie intensive riconvertite per i pazienti Covid, infermieri e anestesisti delle sale operatorie trasferiti ai reparti per positivi, l’attività chirurgica in tutta Italia si è dimezzata. In alcuni casi si è ridotto a un quinto riservando è solo i pazienti oncologici e d’urgenza gli interventi. Ma spesso non è possibile operare neanche i pazienti con tumore perché non sia disponibile il posto della intensiva per il post operatorio”.

“In Italia si è passati dall’11% del 24 dicembre al 17% dei letti occupati in terapia intensiva, mentre in area medica siamo oramai a un letto su quattro occupato da pazienti Covid”, aggiunge l’Agenas, Agenzia pubblica per i sevizi sanitari regionali.

La denuncia deve attivare il senso civico di ogni cittadino, ma come mai non vengono menzionati anche i tagli alla sanità degli ultimi decenni? Sicuramente tutte le cause, non solo quelle più recenti, concorrono all’impoverimento del servizio medico del paese.

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