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Siringhe infette nel parco giochi per bambini

Al Tiburtino, “CambiAmo Roma” e “Segnala il degrado in Municipio Roma 4” hanno chiuso ieri simbolicamente l’area verde

Si è volta ieri l'iniziativa del comitato "CambiAmo Roma" e dell'associazione "Segnala il degrado in Municipio Roma 4" che hanno recintato simbolicamente il parco di Via Cartesio, in IV Municipio, parco adiacente alla scuola materna Cecchina Aguzzano. Nella mattinata dell'altro ieri, infatti, erano stati ritrovati delle siringhe sporche di sangue vicino allo scivolo dove giocano i bambini ed un ago incuneato sul ponticello.

Dopo il grave ritrovamento, nonostante le autorità fossero state allertate immediatamente del pericolo, non si sono verificati tempestivi interventi da parte delle istituzioni e dello stesso presidente del Municipio, Sciascia. Proprio per  tale immobilismo nel contrastare una situazione che presentava enormi rischi per l'incolumità dei bambini, ieri mattina i volontari delle due organizzazioni, insieme ai cittadini del quartiere, hanno deciso di intervenire per rimettere in sicurezza l'area.

Preparando l'occorrente per segnalare ai residenti il pericolo, i volontari con cartelloni e nastro adesivo hanno chiuso simbolicamente l'area verde di Via Cartesio. Ha dichiarato Massimiliano Moscatelli, esponente del comitato "CambiAmo Roma": "Abbiamo recintato simbolicamente la "zona del delitto" per avvertire la cittadinanza del pericolo che corrono i bambini sostando vicino lo scivolo, per giunta siamo vicino a una scuola materna".

Hanno inoltre affermato congiuntamente le due associazioni promotrici dell'iniziativa: "La nostra battaglia non finirà qui, ci stiamo attivando per chiedere a Comune e Municipio di recintare l'area giochi e di mettere in sicurezza la zona. La nostra priorità è l'incolumità dei nostri figli, evidentemente non è la stessa delle Istituzioni".

Il livello di degrado in cui è precipitata la nostra città, a causa della cattiva amministrazione capitolina, evidenzia come il pressapochismo con cui sia stata gestita l'emergenza siringhe in Via Cartesio non sia un fatto isolato ma un vero e proprio "modus operandi" o, meglio, "non operandi". Peraltro la presenza di criminalità e tossicodipendenti nella zona non è certo una novità, basti pensare che la stessa scuola materna aveva subìto, solo poco tempo fa, un furto e che l'area verde di Via Cartesio da mesi e mesi era invasa dai rifiuti.

A farne le spese, come sempre, i cittadini romani.

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