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Siccità in Italia: gli ultimi aggiornamenti sull’emergenza

A causa delle poche precipitazioni, e delle temperature molto alte, in Italia viene dichiarata la siccità di acqua

Siccità in Piemonte

A causa delle poche precipitazioni si sta creando una vera e propria emergenza idrica in diverse regioni del nostro paese. Tale siccità sta avendo un impatto drammatico, tanto che si pensa di iniziare un razionamento di acqua per i cittadini.

Siccità Piemonte

Coldiretti, vista la situazione ha domandato al nostro governo di attivare uno stato di emergenza. Molti governatori di tutta Italia hanno già deciso di muoversi con anticipo, soprattutto nel Nord Italia. Secondo Coldiretti questa è la sesta primavera in cui le temperature sono molto più alte a livello globale, e in Italia, al Nord soprattutto le piogge sono state nettamente inferiori rispetto alla media stagionale. Le foto simbolo di questo cambiamento sono quelle che ci giungono dal mantovano dove le sponte del Po sono in secca.

Molte associazioni hanno cercato di avvisarci su questo problema ma solo da pochi giorni è arrivata la conferma. Il governo ha subito indetto una riunione d’urgenza per studiare la situazione nelle diverse regioni.Il ministro alle Politiche agricole Stefano Patuanelli ha già annunciato che sarà doveroso annunciare la crisi, vista la situazione attuale.

Alberto Ciro, presidente della Regione, ha dichiarato che saranno adottate delle ordinanze su un uso consapevole dell’acqua potabile e la limitazione o il divieto dell’uso improprio in 170 Comuni. Nello specifico queste ordinanze sono state già diramate nel Novarese, dove 10 comuni hanno già adottato l’interruzione notturna della fornitura, e quasi mille interventi con autobotti per rifornire le cisterne.

Piemonte

Nella provincia di Torino invece sono gli 80 i comuni dove saranno emanate le ordinanze, in 3 è stato necessario l’uso di autobotti. 10 sono i Comuni scelti vicino a Cuneo, e in 5 sono già intervenute le autobotti. invece sono 9 i comuni con ordinanze e 12 interventi con autobotte a Biella e Vercelli. Ad Alessandria sono stati scelti 30 Comuni con ordinanza emanata o in via di emanazione e un solo intervento con autobotte. La situazione sembra essere ancora sotto controllo ad Asti dove l’acqua si attinge alle risorse della faglia profonda.

Secondo Confagricoltura Piemonte c’è un forte rischio che le coltivazioni di riso vadano perse: “Le falde sono asciutte e nonostante la scelta strategica di indirizzarsi verso altre coltivazioni che richiedono un minor apporto d’acqua, lo sviluppo delle colture è generalmente insoddisfacente” ha riportato ad Adnkronos il direttore Ercole Zuccaro.

Veneto

Luca Zaia, presidente del Veneto, ha pronunciato un discorso nel quale riporta una vecchia comunicazione di aprile in cui denunciava una possibile siccità: “Se il governo ci avesse dato retta, forse adesso staremmo già risolvendo i problemi legati alla siccità. Ben venga ora l’apertura da Roma, tuttavia si poteva agire prima. Speriamo non sia troppo tardi”.

Si può notare che anche il livello del lago di Garda si è sensibilmente ridotto, per le poche piogge, ma soprattutto perché hanno dirottato le sue risorse idriche per alimentare il Po. Inoltre hanno imposto ai cittadini Gardesani il divieto di uso dell’acqua dalle ore 7 alle ore 22 per irrigare, riempire piscine e lavare le auto, ed è stato vietato un uso diverso da quello domestico anche in 10 Comuni della Marca Trevigiana.

Friuli-Venezia Giulia

Il governatore Massimiliano Fedriga, ancora non ha ancora preso una decisione, ma si prevedono delle limitazioni all’uso dell’acqua in ambito privato, industriale e agricolo. A Udine il razionamento per l’irrigazione dei campi è già iniziato e lo stesso provvedimento dovrebbe essere adottato anche nel Pordenonese.

Emilia-Romagna

Irene Priolo, assessore dell’Ambiente della Regione, ha riportato che “un passo necessario” è quello di dichiarare lo stato di emergenza. Inoltre, ha continuato dicendo “per ora coinvolge principalmente l’attività irrigua del settore agricolo, comparto fondamentale per l’economia regionale, ma ci preoccupa anche il fronte idropotabile alla luce delle previsioni meteo delle prossime settimane”. Secondo l’assessore il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha condiviso il suo pensiero e ha dichiarato che si sarebbe impegnato a portare la questione all’attenzione del governo.

Centro- Sud

Il centro si trova ora in uno stato non molto avanzato della crisi. In Toscana, infatti, la Confederazione italiana agricoltori, ha mostrato che anche l’Arno si è largamente ridotto dopo mesi di sofferenza idrica. Per riuscire a sventare l’emergenza, secondo la Cia, sono necessarie delle soluzioni per tutelare i cittadini e le imprese agricole: “C’è bisogno di misure concrete, di interventi seri di manutenzione della rete idrica per un miglior utilizzo delle acque, ma anche di nuove opere di irrigazione, da piccoli invasi distribuiti per accrescere la resistenza dei territori a grandi impianti di desalinizzazione dell’acqua di mare”.

Nel Lazio, anche il Tevere mostra un calo preoccupante, ma ciò non dovrebbe apportare dei cambiamenti nella Capitale. È già stato indetto un vertice straordinario per rimediare sul nascere l’emergenza.

Mezzogiorno

Erasmo D’Angelis, segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale, dichiara: “il problema siccità è endemico. Significa che il Sud, con alle spalle diverse annate caratterizzate dalla siccità, ha molte zone che vanno verso la desertificazione”.