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Roma. Sgombero Montagnola, Forze dell’Ordine entrano nello stabile

Terminato anche il tavolo di controllo in Municipio: Catarci si rivolge a Marino e Zingaretti

Sono entrati nello stabile di via Baldassarre Castiglione, più o meno intorno alle 14, alcuni agenti delle Forze dell’Ordine. Lo sabile da questa mattina è oggetto di contesa per via delle operazioni di sgombero. Dopo una trattativa finita male, e dopo alcuni scontri con le stesse Forze dell’Ordine – circa 6 i feriti – sembrerebbe che le operazioni siano giunte al termine.

Momenti di tensione si sono registrati anche di fronte al carcere di Regina Coeli, dove è in corso l’interrogatorio dei manifestanti fermati durante il corteo per la casa di sabato scorso, 12 aprile, a cui lo ‘Tsunami Tour’ della scorsa settimana ha fatto da apripista. Alcuni manifestanti hanno lanciato delle bombe carta.

Contrariamente a quanto dichiarato da Gianluca Peciola, capogruppo SEL in Campidoglio, Fabrizio Ghera, suo omonimo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, denuncia “ancora una volta, non solo la pratica illegale delle occupazioni ma soprattutto l’atteggiamento del sindaco di Roma che di fronte alla pratica degli ‘okkupanti’ fa come le tre scimmiette, non vede, non parla e non sente”.

Grave, secondo Ghera, che a Roma, da anni, imperversi “il racket delle occupazioni abusive, peraltro a danno delle fasce più deboli, e con la complicità delle amministrazioni di centrosinistra. Il tema della casa è molto sentito dalla cittadinanza, Marino cominci concretamente ad occuparsene avviando una seria programmazione per dare una soluzione all’emergenza abitativa”.  

Gli fanno eco Andrea De Priamo, portavoce della Costituente Romana FdI-An, Glauco Rosati, consigliere in Municipio VIII, e Fabio Roscani, portavoce della Costituente del Municipio stesso. I tre, esprimono “solidarietà ai cittadini della Montagnola, coinvolti loro malgrado nella ‘Okkupopoli’ che vige ormai da anni in tutto il Municipio VIII”.

“Anziché condannare le occupazioni ed intervenire per contrastare l’illegalità dilagante, la sinistra al governo di Roma e del Municipio tace o, peggio, arriva a solidarizzare con gli occupanti. La situazione è divenuta ormai insostenibile, Roma e la Montagnola non meritano questo scempio” – concludono.

Nel frattempo è terminato il tavolo di confronto in Municipio VIII, con Catarci, Peciola, D’Ausilio e una delegazione dei Movimenti per la Casa. Ha affermato Catarci: “Nicola Zingaretti e Ignazio Marino non possono permettere che la nostra città diventi un campo di battaglia, come rischia di diventare. Dichiarare guerra alle occupazioni equivale a dichiarare guerra all’emergenza sociale, alla povertà”

Aggiunge poi: “ci sono tanti stabili che con pochi interventi possono essere messi a disposizione dell’emergenza abitativa prevenendo le occupazioni. E siccome Roma da questo punto di vista e’ la citta’ piu’ esplosiva, devono dare un’indicazione chiara su quanto quell’articolo porti la citta’ alla barbarie”.

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