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Sfratto in corso al Teatro Eliseo

Puntuale, si è presentato l’ufficiale giudiziario. Massimo Monaci: “E’ un colpo di Stato”

Puntuale, l'ufficiale giudiziario si è presentato questa mattina al Teatro Eliseo. Il 20 novembre, e quindi la data di oggi, era stata stabilita per lo sfratto in seguito alla mediazione dello scorso 30 ottobre, data precedentemente fissata per lo sfratto che sembrava essere esecutivo ma che poi era stato rimandato, anche grazie alla mobilitazione dei lavoratori dell'Eliseo.

Nel corso del tempo, lavoratori e lavoratrice dell'Eliseo, hanno continuato a dar battaglia. Tra una petizione online e alcune manifestazioni di piazza, hanno chiesto a gran voce di bloccare lo sfratto dello storico locale di via Nazionale. Tra gli hashtag più virali, #TeatroEliseoResisti. Ma la mobilitazione non ha fermato l'ufficiale giudiziario, né ci è riuscita la decisione del ministro del Mibact Dario Franceschini che ha reso operativo il vincolo di destinazione d'uso dell'immobile

La decisione, al momento, sembra irrevocabile: le Forze dell'Ordine stanno presidiando gli ingressi del Teatro Eliseo, dove dalle 8 circa di questa mattina è in corso lo sfratto. Sul posto, comunica l'agenzia DIRE, anche Luca Barbareschi, che si è intrattenuto con alcuni lavoratori.

Intanto Massimo Monaci direttore artistico dell'Eliseo e figlio di Valerio proprietario di un terzo del Teatro, ha preso la parola. "E' una situazione allucinante. Con tutto quello che abbiamo fatto per cercare di mediare, che si arrivi a questo punto è assurdo – tuona – I due terzi della proprietà si sono incaponiti su uno sfratto per cui, pur essendo legittimo dal punto di vista legale, la composizione si doveva trovare e non si è trovata". Il motivo? "Continuo a non spiegarmelo – incalza Monaci – In questo senso è un colpo di Stato". 

Intanto, anche Giovanna Marinelli, assessore alla Cultura di Roma Capitale, ha preso la parola. "Garantire la continuità e il futuro di un teatro così importante per Roma" – è quello che scrive sul suo profilo Twitter. E in una nota ha aggiunto: "Dopo molti rinvii lo sgombero del Teatro Eliseo appare come un epilogo che non si è riuscito ad evitare, malgrado l'impegno delle istituzioni. Il nostro intendimento lo abbiamo ripetuto più volte e lo ribadiamo ancora oggi: Roma Capitale lavora per la difesa della importante e storica funzione culturale del Teatro Eliseo (tutelata oggi anche dal giusto vincolo apposto dal ministro Dario Franceschini). Ora si dovrà cercare (nella trattativa tra privati) una soluzione positiva capace di assicurare un futuro al Teatro e che contemporaneamente garantisca la prosecuzione della stagione appena iniziata e la tutela dei posti di lavoro. Roma Capitale conferma il suo impegno in questa direzione e si dichiara disponibile ad assumere tutte le iniziative necessarie in questa direzione".

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