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Selvaggia Lucarelli indagata: rubava foto ai VIP dalla mail

La giornalista de “Il Fatto” sotto processo con Guia Soncini e Gianluca Neri, accusati di aver sottratto foto private

giornalista selvaggia lucarelli

Alcuni tentativi e un pizzico di astuzia avrebbero permesso a Selvaggia Lucarelli, insieme a Guia Soncini e Gianluca Neri, di rubare foto private ai vip. La giornalista de Il Fatto si sarebbe impossessata del materiale semplicemente provando ad indovinare le password di accesso alla mail e ai dispositivi delle star.

Nel suo blog Macchianera, Gianluca Neri scrive che una mattina di dicembre del 2011 la polizia avrebbe suonato al campanello dell'abitazione di un uomo che sembra essere il suo alter ego, Gian Maria Bianchi, perché alla ricerca di alcune foto: "Stiamo cercando delle foto. Delle foto dell’attore Giorgio Clone a villa… villa… Gelsomina, sul lago di Como". Il capo d'accusa del trio in questione sembrerebbe proprio riguardare il furto di fotografie scattate durante la festa di compleanno di Elisabetta Canalis nella villa di George Clooney sul Lago di Como. Se non fosse stata sporta denuncia al commissariato Garibaldi/ Venezia di Milano, i tre avrebbero venduto gli scatti alla stampa per la cifra di 120 mila euro.

Il decreto di citazione redatto dal Procuratore di Milano, Grazia Colacco imputerebbe alla Lucarelli di aver effettuato l'accesso all'account mail di Federica Fontana insieme a Neri e Soncini, "ottenendo così indebitamente informazioni a loro non dirette , tra le quali l'indirizzo web, il nome utente e la password di accesso alla galleria fotografica che conteneva immagini della festa privata per il compleanno di Elisabetta Canalis". Il trio attende ora l'udienza fissata per il 19 giugno al Tribunale di Milano.

“Leggo titoli fantascientifici su un processo legato a una vecchia indagine che purtroppo mi ha coinvolta nel 2011 e di cui spesso ho parlato (…) senza alcun problema”. È la risposta che dà la Lucarelli dal suo profilo Facebook. “Tutto quello che è accaduto – scrive ancora – è che io all'epoca mi sono vista recapitare le foto di un compleanno della Canalis a casa Clooney. Non ho mai chiesto e ricevuto un euro da nessun giornale, rivista o editore , né per quelle foto né per qualsiasi altra foto o notizia in altri periodi. Non c'è mai stata neanche alcuna trattativa che mi abbia riguardata. Ci sono state perquisizioni, sequestri e intercettazioni (…) ma negli atti non c'è un passaggio in cui risulti che io abbia mai venduto o contrattato una notizia o una foto. Dalle carte risulta in verità che la persona che le ha tentate di vendere abbia un nome e un cognome. Lo ha ammesso sia la persona stessa che il giornale che ha trattato con lui, non capisco come mai questa persona sia stata poi estromessa dall'indagine. È agli atti, non è una mia versione, se così non fosse verrei sbugiardata. Misteri della giustizia italiana”, accusa a sua volta la Lucarelli, che aggiunger di non aver “mai violato un account di posta elettronica in vita mia, neanche quello di ex fidanzati (…) e che da miei telefoni e computer non è risultato alcun accesso abusivo su altri computer o telefoni”.

A dimostrazione della sua tesi, la Lucarelli adduce la sua incapacità di essere una brava internauta: “Non sono capace neanche di fare un aggiornamento al computer, chi mi conosce lo sa, figuriamoci se potrei mai essere un hacker”.

E sulla Soncini? “La Soncini, con la quale secondo i giornali avrei messo in piedi una specie di associazione a delinquere, non l'ho mai sentita in vita mia né al telefono né via mail. Chi ha analizzato computer e telefoni dovrebbe averlo notato che non siamo mai entrate in contatto in 40 anni. Non ho neanche mai avuto il suo numero di cellulare”.

“La verità la stabilirà il processo”, conclude.

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