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San Camillo, il Pronto Soccorso è in codice rosso

La denuncia del sindacato NURSIND. Dati aggiornati alle 18 del 28/3

Le criticità al San Camillo non si arrestano: il Pronto Soccorso è ancora in codice rosso. 112 pazienti al PS, di cui 20 in attesa di visita e 30 in attesa di posto letto. La notizia arriva dal sindacato O.S. NURSIND.

"Nella sala emergenza codici giallo-rosso – comunica il sindacato – sostavano 8 pazienti rossi e 23 gialli, mentre ai codici verdi lungo tutto il corridoio esterno alla sala erano presenti 78 pazienti, un paziente è degente al Pronto Soccorso da 6 giorni". Tutti questi dati sono aggiornati alle ore 18.00 di oggi, 28 marzo.

Il dato più grave – se è possibile dire così – è che "nulla si sa dell' Unità di crisi presennte in Azienda ma sciolta come neve al sole appena è calata l'attenzione mediatica sul Pronto Soccorso del San Camillo. Tutti i piani anti affollamento PS che la Direzione dell'Ospedale ha tirato fuori e presentato e pubblicizzato di fronte all'opinione pubblica e alle forze sociali si sono rilevati, come era prevedibile, dei bluff serviti solo a mettere una pezza nel tentativo di coprire un buco più grande" – accusa il sindacato.

"La dirigenza – ricorda il sindacato – è oramai dimezzata poiché il Direttore Generale Dott. Morrone è oramai in scadenza di contratto e il Direttore Amministrativo è facente funzione in attesa della nuova Direzione. Anche la Regione dopo i tanti proclami è ricaduta in un immobilismo totale e, questo, si vede dai numeri che abbiamo citato".

In merito, anche il consigliere regionale Luca Gramazio si è pronunciato, denunciando l'immobilismo della Regione: "Ecco l’ennesimo grido d’allarme sulle criticità del San Camillo, che si aggiunge alle preoccupazioni, quasi quotidiane, evidenziate da operatori e categorie. Zingaretti così non si va nessuna parte. Si annunciano tavoli, si fanno belle promesse, ma poi la Regione si dimostra immobile e inerte".

"Quest’Amministrazione – insiste Gramazio – dopo un anno, si sta dimostrando incapace di affrontare le problematiche del settore, dai Pronto Soccorso alle liste d’attesa. Si naviga a vista nonostante i cittadini paghino gli effetti di tale inadeguatezza".

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