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“Salviamo l’Alexander Platz, da 30 anni il jazz a Roma”

Il direttore artistico Eugenio Rubei: “Con la morte di Gianni Borgna è crollata un’impalcatura di progettualità”

Chiuso dall'8 luglio a Roma il luogo dell'anima jazz, e si hanno solo pochi giorni per trovare una soluzione. L'Alexander Platz nasceva 30 anni fa dalla passione di Giampiero Rubei che lo ha fatto diventare una tappa importante del circuito internazionale invitando a Roma i più grandi interpreti e diventando amico di Chet Baker. A Rubei si deve anche il più raffinato e animato festival jazz italiano: “Jazz & Image a Villa Celimontana”.

Il direttore artistico del locale, Eugenio Rubei, figlio di Giampiero, intervistato da TmNews ha provato a sensibilizzare il Comune di Roma: "Stiamo cercando degli aiuti per aprire una scuola di musica dentro l'Alexanderplatz, basterebbe un contributo minimo (poche migliaia di euro) del Comune per evitare la chiusura definitiva. Trent'anni di lavoro e mai un contributo pubblico, portare avanti un'attività culturale nel mondo del jazz non è certo redditizio. Con la morte di Gianni Borgna è crollata un'impalcatura di progettualità. Chiediamo al Comune di intervenire per salvare l'Alexanderplatz".

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