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Salario accessorio, sindacati e dipendenti sul piede di guerra

Martedì 6 maggio mobilitazione in Campidoglio. Prevista anche la partecipazione di insegnanti e vigili urbani

“Non sono preoccupato, so che non è accettabile scrivere il bilancio di Roma tagliando i salari dei dipendenti. Questo sarebbe stato facile e io mi sono opposto fortemente anche alla sola idea di prendere questa decisione, infatti, ho voluto che le somme necessarie fossero inserite nel bilancio” – così il sindaco Ignazio Marino, a margine della commemorazione degli Agenti della Polizia di Stato, Mea e Ollanu, vittime del terrorismo a Piazza Nicosia, riferendosi alla manifestazione in programma per martedì prossimo, 6 maggio, in Campidoglio che vedrà protagonisti proprio i dipendenti comunali, impegnati a dire ‘no’ al taglio del salario accessorio.

“Penso a chi, quando ha ricevuto 200 euro in più – ha continuato Marino – magari ha stabilito di contrarre un mutuo con una banca e quindi posso immaginare il suo livello d'ansia in questi giorni. Sia ieri che il pomeriggio del primo maggio abbiamo dedicato tante ore di lavoro in Campidoglio e certamente continueremo a parlare con il prefetto perché il problema venga risolto. L'obiettivo importante, quindi, non è evitare o meno lo sciopero ma risolvere la questione” – ha concluso.

Eppure, da mesi la questione del salario accessorio non fa dormire sonni tranquilli ai dipendenti del Comune di Roma, nonostante più volte il primo cittadino e il suo vicario, Luigi Nieri, siano intervenuti con parole rassicuranti. Per questo, martedì 6 maggio, i dipendenti si dicono pronti a invadere il Campidoglio. Con loro, anche gli insegnanti e i Vigili Urbani.

La manifestazione prevede un’Assemblea generale a Palazzo Senatorio, nelle prime 3 ore del turno antimeridiano, “con l’intenzione di bloccare il Comune e la città” – avvertono. D’altra parte lo stato di agitazione era già stato proclamato dai sindacati qualche giorno fa, nella persona di Giancarlo Cosentino (Cisl Fp).

Ciò che maggiormente preoccupa sindacati e lavoratori, è la relazione del MEF e l’incertezza sull’entità delle busta paga di maggio. Ma si cercano certezze anche per tutto il 2014. “La Corte dei Conti e il MEF – ha spiegato il primo cittadino – in diverse situazioni, hanno affermato che è illegittimo pagare il salario accessorio, se non legato a prestazione accessoria. Questo percorso, che doveva essere fatto nel 2008, voglio che venga fatto adesso. Non è un problema solo di Roma, riguarda moltissimi Comuni”.

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