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Rugby e Comunità per combattere la pedofilia

L’associazionismo e il mondo del Rugby si incontrano: insieme per una giornata contro la pedofilia

Domenica 29 marzo presso lo stadio "Delle Aquile" Paolo Rosi, adiacente al centro sportivo federale Acquacetosa, si terrà la Prima Giornata contro la pedofilia, iniziativa fortemente voluta e realizzata dalla Roma V Rugby, in collaborazione con gruppo Idee, la squadra dei "Bisonti Rugby" e "Rugby Comunitario".

In una società troppo spesso distratta da temi superficiali, gli stimoli e la sensibilizzazione verso il problema della pedofilia rischia di essere trascurato; dunque il ruolo dello sport e quello della comunità umana possono fungere da collante e far sì che nessuno resti solo, soprattutto tra i più piccoli e più indifesi. Il programma prevede la presenza di circa 200 bambini tra i 5 e i 12 anni di età che parteciperanno ad un "raggruppamento", una specie di torneo a squadre. A questo seguirà il "Terzo tempo", un terzo tempo dedicato proprio ai più piccoli.

La seconda parte della giornata inizierà alle 15:00 e vedrà fronteggiarsi gli amici dei "Bisonti Rugby" e la selezione "Rugby Comunitario". In conclusione, ancora, l'immancabile "Terzo tempo" dei grandi con birra e porchetta (previsto per le 17:00) che metterà tutti d'accordo.

Gli organizzatori dell'iniziativa sono tutti d'accordo nel ribadire quanto importante sia la prima comunità a cui ciascuno di noi appartiene, cioè la famiglia. "Appena venuto al mondo un bambino trova quel senso di unione nel papà e nella mamma, poi crescendo realizzerà di poter trovare un senso di appartenenza anche negli amici che sceglierà o nello sport che praticherà". Fondamentale la presenza di modelli e la via che questi indicano.

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