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Roma, tornano le Olimpiadi Gay e lo sport supera gli ostacoli

La manifestazione sportiva è patrocinata da Coni, Roma Capitale, Municipio IX, Eglsf (European gay & lesbian sport Fed)

Lo sport non dovrebbe conoscere ostacoli, né barriere. Eppure una partita di rugby fra omosessuali, con bacio finale tra i contendenti, ha già scatenato un polverone mai visto. Ma nulla può arrestare una sana competizione agonistica. Per questo dopo il successo dello scorso anno, torna a Roma “Italian Gaymes”; la manifestazione sportiva organizzata da Gaycs – Dipartimento Lgbt di Aics in collaborazione con Dì Gay Project, Gay Village, Aics Comitato Provinciale di Roma, Ara (Associazione romana arbitri) e altre associazioni sportive Lgbt friendly e non.

Tennis, pallavolo, beach volley, calcio a 5, nuoto, crossfit, burraco, tamburello, biliardino e molte altre discipline previste nel programma delle competizioni. Ma durante i giochi si potrà assistere anche a esibizioni di rugby e boxe. Nonché alla 2^ edizione della “Roma Gay Run”, una corsa competitiva e non di 5 km, che si correrà la mattina di domenica 19 con partenza dall’ingresso del Gay Village.

Il programma prevede l’apertura ufficiale dei giochi giovedì 16 luglio alle ore 21.00 al Gay Village. Poi il via alle gare, che si svolgeranno nelle giornate di venerdì, sabato e domenica ospitate all’interno di diversi impianti sportivi dislocati nel quartiere romano dell’Eur e, per la prima volta, anche fra la Nomentana e la Tiburtina. Insomma, quattro giorni all’insegna dello sport per ribadire il messaggio di uguaglianza e di amicizia, per combattere ogni tipo di omofobia, per contribuire al superamento di ogni forma di discriminazione.

«Desidero innanzi tutto ringraziare tutte le associazioni che hanno creduto in questo ambizioso progetto», ha detto Adriano Bartolucci Proietti, presidente di Gaycs che ha poi aggiunto, «durante la scorsa edizione siamo stati messi tutti a dura prova, ma la soddisfazione e i risultati in termini di partecipazione ci hanno appagati in pieno». «I valori che animano lo sport», ha concluso Bartolucci, «rappresentano il miglior strumento per il raggiungimento dei diritti egualitari. Perché su tutti campi di gara non esiste diversità».

La manifestazione sportiva è patrocinata, tra gli altri, da Coni, Roma Capitale, Municipio IX, Eglsf (European gay & lesbian sport federation) e ha ottenuto il riconoscimento dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.

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