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Roma. Rapì bimbo per estorsione, arrestata 57enne in attesa di sentenza

Un pugile professionista ha picchiato la donna, responsabile dell’ammanco, rompendole le costole, poi le ha sottratto il figlio, un bambino di 9 anni

Un bimbo di 9 anni utilizzato come merce di scambio per una partita di cocaina sottratta o perduta, del valore di 5.150 euro. È accaduto nell'aprile del 2016. Un pugile professionista ha picchiato la donna, responsabile dell'ammanco, rompendole le costole, poi le ha sottratto il figlio, un bambino di 9 anni, portandolo a casa della madre.

Dopo una breve ma intensa attività di indagine, gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti nell'abitazione della 57enne, liberando il bambino e arrestando sia il pugile che la madre. I due sono stati condannati in primo grado per estorsione e minacce e poi in appello per sequestro di persona a scopo di estorsione.

La donna, che era a piede libero, in attesa dell'esito del ricorso in Cassazione, avendo saputo del rigetto, si era allontanata dalla sua abitazione. Gli agenti del commissariato Aurelio, messisi subito sulle sue tracce, sono riusciti a rintracciare la donna, e a notificarle l'ordine di carcerazione. Portata presso il carcere di Rebibbia, la 57enne, dovrà scontare la condanna a 9 anni, 11 mesi e 2 giorni di reclusione per sequestro a scopo di estorsione. Così in un comunicato la Questura di Roma. (Comunicati/Dire)

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