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Roma, Prati: paura dei residenti, di notte nel quartiere deserto

Il giardinetto dove nella notte del 29 giugno una ragazza di 15 anni è stata violentata, è in totale stato di abbandono

Materassi, rifiuti, elettrodomestici e transenne dei ''lavori in corso'' sparse a terra. E ancora sedie, poltroncine e passeggini probabilmente utilizzati da rom e senzatetto per il bivacco. Il giardinetto tra piazzale Clodio e via Teulada a Roma, dove nella notte del 29 giugno una ragazza di 15 anni è stata violentata e per cui oggi è stato arrestato un 31enne in forza alla Marina, è in totale stato di degrado e abbandono. Terra di nessuno a due passi dalla sede della Procura, del Tribunale e degli uffici della Rai, che soprattutto nelle ore notturne, quando si svuotano gli uffici e chiudono i negozi, si trasforma in un porto franco per malintenzionati. Cittadini e residenti temono quindi per la propria sicurezza, anche in una zona bene di Roma, come questa nel cuore del quartiere Prati a due passi dal centro storico. "Dopo il trambusto delle ore di punta – ha detto all'agenzia DIRE Claudio, titolare di un bar a piazzale Clodio – qui la sera diventa un deserto e non gira più nessuno". Poca sicurezza anche per il signor Franco, "Soprattutto la sera, nonostante il vantaggio della presenza della caserma dei Carabinieri che garantiscono una presenza, comunque limitata, delle forze dell''ordine".

A detta della signora Giovanna invece, quanto accaduto non è da addebitare solo alla pericolosità della zona: "Non si può seguire una persona che ti dice di volerti portare in commissariato – ha spiegato – io ho tre figli e dico loro sempre che in casi analoghi devono fare solo una cosa: chiamare i genitori". Ma il problema sicurezza non riguarda solo questa parte della Capitale, ma tutta la città. "Questi episodi avvengono qui ma non solo – ha sottolineato Cinzia – se si fanno tagli su tutte le spese pubbliche e in particolare sulla sicurezza, i risultati sono questi". Qualcuno può infatti pensare che abitando in Prati la situazione sia diversa che in periferia, ma non sembra essere così. Come spiega Stefania: "Qui rapine e furti sono all'ordine del giorno e ora a quanto pare anche gli stupri". Stefania, poco più di 20 anni, aggiunge quindi di "aver paura ad uscire la sera da sola. Pur avendo la macchina mi faccio sempre accompagnare fin sotto casa. Purtroppo viviamo in una zona in cui la presenza delle pattuglie è scarsa, se non per i posti di blocco per fare multe e levare le patenti agli automobilisti". Quali quindi le possibili soluzioni? Spiega ancora Cinzia: "Sicuramente una maggior presenza delle forze dell'ordine e tariffe agevolate per i taxi notturni. Avere quindi più pari opportunità anche nello svago serale". E ancora: "Maggior controllo, più illuminazione nelle strade e tutela ai cittadini – conclude Roberta – paghiamo tutti le tasse e vogliamo stare tranquilli quando usciamo di casa".

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