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Roma, M5s boccia delibera Fdi per “SOS Autismo” nei Municipi. I motivi

A motivare il voto contrario della maggioranza è stata la presidente della commissione capitolina Politiche sociali, Agnese Catini

L'Assemblea capitolina ha bocciato con i 25 voti contrari del M5S e 7 favorevoli (Fdi e Pd) la proposta di delibera 60/2018 a prima firma del capogruppo di Fdi, Andrea De Priamo, che prevedeva la realizzazione di uno sportello denominato 'Sos Autismo' in tutti i Municipi per l'accoglienza, l'informazione, l'orientamento e il supporto per minori ed adulti autistici e le loro famiglie.

Questa delibera, ha spiegato De Priamo in Aula, "riguarda il fenomeno dell'autismo, che all'interno di una non adeguata attenzione mediatica e amministrativa sconvolge la vita di tantissime famiglie, colpendo addirittura una persona su 68.

Noi chiediamo un intervento all'interno delle competenze dell'amministrazione comunale, dopo che i colleghi di Fdi in Regione hanno condotto una battaglia ottenendo finanziamenti aggiuntivi per la terapia, con l'apertura all'interno di ogni Municipio di uno sportello dedicato a informare e orientare su questo fenomeno, dentro gli uffici del Segretariato sociale con cadenza, modalità e utilizzo di personale che saranno decisi dall'amministrazione".

Nella discussione è intervenuta anche Laura Baldassarre, assessore alle Politiche sociali del Campidoglio: "Mi pare di capire che la vostra proposta nasce dall'ascolto della situazione delle famiglie con persone con sindrome autistica. Vorrei però aggiungere alcune informazioni. Siamo alle battute finali con il Piano sociale cittadino, che stabilirà i livelli essenziali dei servizi e delle prestazioni. Abbiamo garantito un'attenzione trasversale a tutte le persone con disabilità con rafforzamento di Segretariato sociale e Pua".

Uno dei temi centrali, ha aggiunto Baldassarre, "è che noi stiamo creando dei centri per le famiglie presso tutti i Municipi dove ci sarà la sussidiarietà con le associazioni. Inoltre siamo tornati a fare formazione con gli assistenti sociali e dal prossimo anno ci sarà formazione congiunta per parte sociale e sanitaria che potranno parlarsi meglio.

Infine c'è un tema sui ragazzi autistici legato allo scalino che c'è con il passaggio alla maggiore età, ma siamo all'interno di una progettualità con il ministero dell'Istruzione con il coinvolgimento di alcuni istituti presenti a Roma e saranno un modo per dare una risposta. Sperimentare e mettere a sistema, noi ci stiamo muovendo così".

A motivare il voto contrario della maggioranza è stata la presidente della commissione capitolina Politiche sociali, Agnese Catini: "Ringrazio il collega De Priamo per aver acceso un faro sul problema dell'autismo ma la proposta non può essere avviata con le modalità previste dalla delibera, e soprattutto noi ci stiamo già muovendo per dare risposte all'autismo e non solo.

Il tema comunque non si risolve con uno sportello dedicato alle famiglie, serve una rete all'interno di un percorso più ampio che stiamo realizzando con il Piano sociale cittadino. Per questo motivo– ha concluso Catini- il nostro voto è contrario". (Mgn/ Dire)

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