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Roma, Lo stupro a Villa Borghese. Il racconto del tassista soccorritore

La polizia sta indagando anche negli ambienti dei senza fissa dimora che bazzicano in centro e la notte dormono all’interno del parco nel cuore di Roma

E' stata picchiata, violentata, legata. Nel cuore della notte romana, in uno dei parchi più conosciuti della Capitale, a due passi da piazza del Popolo. E' l'incubo vissuto da una donna tedesca di 57 anni, in Italia senza fissa dimora, trovata sotto shock la notte scorsa da un tassista romano. In bocca aveva ancora il fazzoletto che l'aggressore – violentatore aveva usato per impedirle le grida. Ai piedi del palo giacevano i suoi vestiti, laceri, strappati di dosso mentre tentava di scappare.
 
"Mi ha afferrato per i capelli, picchiato e violentato. A un certo punto sono riuscita a scappare, ma lui mi ha raggiunto, mi ha legato i polsi per non farmi muovere e sono continuati gli abusi", ha raccontato la donna, che agli investigatori ha parlato di un uomo di carnagione chiara, tra i 20 e i 25 anni, forse dell'Europa dell'Est, riporta il sito "rainews.it".

La Procura ha aperto un fascicolo per violenza sessuale, affidato al pm Vittorio Pilla che a breve riceverà una prima informativa da parte della polizia che stanno indagando a 360 gradi, anche negli ambienti dei senza fissa dimora che bazzicano in centro e la notte dormono all'interno del parco nel cuore di Roma.

Sentito anche il tassista che ha trovato la donna, pochi minuti dopo l'una di notte. Si trovava di passaggio lungo viale Washington, lo stradone che immette su Villa Borghese da piazzale Flaminio, quando ha visto la 57enne sotto shock che chiedeva aiuto in mezzo alla strada, dopo essere riuscita a liberarsi dei legacci ai polsi. Ecco il drammatico racconto del tassista riferito da "Rainews.it":

"Era circa l'una di notte e mi trovavo nei pressi di Villa Borghese in auto. Avevo finito il turno e volevo andare a casa. Poco prima di piazzale Flaminio mi è apparsa una donna completamente nuda, con i polsi legati davanti, un coltello da cucina in mano e un bavaglio. Era letteralmente terrorizzata e tremava. Li' per li' mi è venuto il panico – racconta – mi sono chiuso in macchina e ho tirato su i finestrini ma lei con lo sguardo, visto che non poteva parlare, mi chiedeva aiuto. Ho accostato l'auto, sono uscito e per prima cosa le ho tolto il coltello dalle mani.
Ho visto immediatamente che il nodo con cui i suoi polsi erano legati non poteva esserselo fatto da sola. Ho preso io il coltello e ho sciolto il nodo. Quella donna stava morendo di freddo, tremava, allora mi sono tolto la felpa e glielo data. Poi, l'ho fatta sedere accomodare sul sedile posteriore del mio taxi e ho acceso l'aria condizionata per il caldo e dopo un po' si è calmata e allora ho chiamato il 112 per farla soccorrere al piu' presto".
Il tassista, che vuole rimanere anonimo, spiega di aver chiesto in inglese alla donna cosa fosse successo: "ho capito che non era italiana – aggiunge – e ho provato a capire cosa fosse successo. Lei mi ha raccontato di essere stata malmenata, colpita anche in faccia da un uomo di carnagione chiara che indossava un vestito scuro. Questa donna era sotto shock, ci ha messo un po' di tempo a tranquillizzarsi. Alla fine sono arrivati i soccorsi che hanno ascoltato la sua storia per poi portarla in ospedale", così il racconto del tassista che incrociò la donna tedesca la notte che rimase vittima dell'abuso sessuale. 
 
E l'opposizione politica lancia i dardi della critica contro il governo locale e nazionale: secondo il leader della Lega, Matteo Salvini, siamo in presenza di "una epidemia"; Fratelli d'Italia definisce Roma "una città terra di nessuno"; mentre il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli, avanza una proposta che si basa su una posizione estremista, ha annunciato, infatti, che a giorni presenterà un ddl per introdurre la "castrazione chimica", "l'Italia, sostiene Calderoli, sta diventando il Paese degli stupri". (Foto di repertorio)

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