Prima pagina » Cronaca » Roma Capitale, è credibile la spiaggia sul Tevere ora regno del degrado?

Roma Capitale, è credibile la spiaggia sul Tevere ora regno del degrado?

L’area di ponte Marconi è teatro di scorribande di nomadi, terra di nessuno dove nessuno oserebbe avvicinarsi per fare un bagno

Eccovi l'ultima che ho appena letto su Roma. Un altro proclama di questa giunta, che non mi pare si stia distinguendo per concretezza dalle altre precedenti, destra o sinistra che fossero. E con questo taglio in anticipo i possibili commenti di coloro i quali crederanno io sia nemico a priori (ce ne sono, ma non io) dei Cinque Stelle. Non mi interessa il chi della politica, ma il come. Tanto per cominciare facciamo un salto a Parigi. Nella capitale francese, lungo la Senna, d'estate come d'inverno, fluisce la vita dei parigini. La giunta romana – forse per alleggerire il cittadino romano dai freddi invernali, dal gelo, dalle piogge, e dagli incubi sulle cronache dell'albero di Natale spelacchiato – ha deciso di guardare avanti, verso l'estate, che in fondo resta il sogno di tutti noi.

Oggi che Ostia sembra passare di moda per i suoi guai con la mafia, la Raggi vorrebbe far sistemare sdraio e ombrelloni lungo Ponte Marconi, una zona come si sa di grande fascino … Ma la giunta ancora una volta dovrà fare i conti con la realta'. La realta', una brutta bestia che la politica sembra ignorare. Se è vero che fino agli anni cinquanta Roma possedeva delle vere e proprie mini spiagge lungo il suo amato fiume, oggi, 70 anni dopo avervi scaricato dentro di tutto e di più, la situazione del fiume fogna a cielo aperto è ben diversa. Specie lungo quella zona che i Cinque Stelle avrebbero previsto per le spiagge: l'area di ponte Marconi oggi teatro di scorribande di nomadi, terra di nessuno dove nessuno oserebbe avvicinarsi per fare un bagno, ma nemmeno una passeggiata con un pitbull. 

A Roma non siamo nemmeno stati capaci a organizzare un battello turistico decente lungo il Tevere. Basta passeggiare verso il centro o al passo della movida di Trastevere per notare gli argini sotto Ponte Sisto o Ponte Garibaldi. Questi luoghi ancora magici rappresentano oggi per molti senzatetto o "punkabbestia" un rifugio quotidiano alla disperazione, come d'altronde i tunnell dei sottopassi di cui le cronache si sono riempite ultimamente con l'assassinio della povera senzatetto brasiliana. 

Una città deve pure sognare mi direte voi, per questo hanno insediato a Roma un altro Festival del Cinema… Roma in questo attuale degrado senza fine, ne ha pieno diritto: ed ecco per questo, le funivie che farebbero scomparire tra le nuvole la rabbia dei cittadini che attendono per ore gli autobus lungo le pensiline. Volare, nel blu dipinto di blu. Vero, ma con le assillanti emergenze quotidiane – perche' non restare ben piantati con i piedi per terra e programmare in primis  "la normalita'?" Ossia: le cose semplici. Non si puo' pensare di inaugurare un volo intercontinentale vendendo biglietti per un passaggio su un drone a pile! Dalla foce in poi, migliaia di abitanti e baraccati sono oggi in pericolo. Il Tevere potrebbe esondare in ogni momento. Da qui a creare gia' nell'estate del 2018 stabilimenti balneari ce ne passa di acqua sotto i ponti!

Le promesse, la realtà, una parentesi e una chiosa meditativa finale.  Di recente, dopo oltre 4 anni di attesa frustrante, di rimostranze e carte bollate contro il Comune, i Vigili ed il Municipio (perché una disabile non poteva uscire di casa con la sedia a rotelle), finalmente un camion della manutenzione strade ha fatto capolino con sabbia, cemento, bitume e carriola a Trastevere: avrebbe dovuto sistemare una pericolosa buca a strapiombo lungo il muraglione che da Via Garibaldi smista i turisti ed i residenti verso Santa Maria in Trastevere, Piazza Trilussa, l'Orto Botanco ed il Gianicolo. O semplicemnte una disabile per prendere una boccata d'aria. Un crocevia assillante a tutte le ore. Dopo una settimana gli operai letteralmente rattoppano meno della metà del danno. E se ne vanno, per la gioia del Mini Market locale, che per qualche giorno aveva perso il suo abituale business.

Beh, se questo è il nuovo che avanza, il modus operandi che cambierà il volto della città, trasformandola in giusta dalla vecchia politica dei Partiti del Potere, stiamo freschi. La giunta Raggi probabilmente inizierà a bonificare gli argini, metterà su una qualche spiaggetta, con due ombrelloni e un chiosco di grattachecche, ma dopo aver levato i paletti del "fine opera mai" – probabilmente non provvederà nemmeno a riempire di acqua la piscina. A quello di sicuro ci penseranno le esondazioni.  E i romani andranno a bagnarsi a Parigi…

Lascia un commento