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Rifiuti Roma, Virginia Raggi, la tela di Penelope e i camion Ama fermi ai box

Il sindaco suggerisce al Municipio XII di individuare elementi contro la discarica di Monte Carnevale. E intanto si scopre che la metà dei camion di Ama è inutilizzabile

Racconta l’Odissea che Penelope, la moglie di Ulisse, durante la ventennale assenza del marito subì molte pressioni per convolare a nuove nozze con uno dei pretendenti che gozzovigliavano alla corte di Itaca. Per sottrarsi all’infausto destino, promise di sposarsi solo dopo aver ultimato il lenzuolo funebre del suocero Laerte, disfacendo però di sera la tela che tesseva durante il giorno.

Ecco, il sindaco della Capitale Virginia Raggi sta facendo qualcosa di molto simile in relazione alla vexata quaestio dei rifiuti di Roma. La scelta di fine anno della Valle Galeria, infatti, ha provocato una vera e propria rivolta nel M5S, soprattutto tra gli esponenti del Municipio XII, dove dovrebbe sorgere la nuova discarica. Di qui la sibillina e pilatesca velina del Campidoglio: se "i municipi porteranno elementi che evidenziano la violazione di norme sarà impossibile procedere".

Insomma, è ai distretti che spetterebbe l’onere di individuare dei fattori ostativi che costringano il Comune a fare marcia indietro: il che non dovrebbe essere un’impresa. Tralasciando il fatto che gli stessi uffici capitolini si erano espressi negativamente sulla possibilità di usare la cava di Monte Carnevale "in quanto vi è già un procedimento per il recupero ambientale del sito", il Municipio XII sta stilando un dossier che, secondo quanto riportato dall’agenzia DIRE, dovrebbe vertere su quattro punti: la prossimità con le prime case sparse, la contiguità dell’aeroporto di Fiumicino, il fatto che l’area sia già gravata da vari impianti industriali e a rischio incidente rilevante, e l’opposizione del Ministero della Difesa per l’eccessiva vicinanza del futuro impianto al proprio centro interforze (obiezione che risale addirittura al 2012).

Immaginiamo già la somma disperazione del primo cittadino, che così non si esporrebbe neppure più di tanto, lasciando che siano degli utili idioti a disfare la sua tela. In effetti, forse si tratta uno dei piani più astuti di Virgy – il che è tutto dire.

Decisamente meno furba è stata la pensata di andarsene in vacanza in un momento in cui si stava già avendo un sensibile assaggio dell’emergenza: con gli studenti spesso costretti a fare lo slalom tra i sacchetti dell’immondizia (esondati dai cassonetti strapieni) per poter rientrare a scuola dopo la pausa natalizia. E con Ama (la municipalizzata di Roma Capitale che dovrebbe occuparsi della spazzatura) che ha aggiunto al danno la beffa: prima parlando di situazione "sotto controllo e in miglioramento", poi ammettendo che, su 281 mezzi pesanti, solo il 52% della flotta è effettivamente operativo, per mere ragioni anagrafiche (201 camion hanno oltre dieci anni di età, e di questi 137 hanno tra i tredici e i quindici anni). Tanto che, come affermato dall’amministratore unico Stefano Zaghis, la società sta cercando dei veicoli da noleggiare – e senza particolare fortuna, almeno finora.

E non è che la punta dell'iceberg, considerato che siamo a una settimana dalla chiusura definitiva della discarica di Colleferro, che manderà definitivamente in tilt il sistema di raccolta dei rifiuti. Troppo tardi, probabilmente, anche per il commissariamento tanto minacciato dalla Regione Lazio. A conferma che can che abbaia non morde, come dice il proverbio.

E la moderna Penelope, ancora una volta vittoriosa, se la ride. A differenza dei Romani, sempre più esasperati.

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