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Rifiutarono la chemio e la figlia morì: confermata condanna a 2 anni ai genitori

La minore, Eleonora Bottaro, morì a 17 anni perché rifiutava le cure tradizionali contro il cancro, sostenuta o condizionata dalla famiglia nella scelta

Eleonora Bottaro

Eleonora Bottaro

La Cassazione si è espressa definitivamente sul caso della coppia di Padova composta da Lino Bottaro e Rita Benini: i coniugi sono stati condannati per omicidio colposo per aver rifiutato che la figlia Eleonora, 17 anni, malata di leucemia, ricevesse le cure chemioterapiche.

Genitori rifiutarono la chemio, confermata la condanna a due anni

I due si sono visti confermare la condanna a due anni inflitta sia in primo che in secondo grado perché ritenuti responsabili della morte della ragazza che, secondo i medici, avrebbe avuto una possibilità di guarigione attorno all’80%. Per scelta della famiglia, invece, la giovane venne curata, sulla base del metodo Hamer, solamente con cicli di cortisone, agopuntura e vitamina c. Il medico tedesco venne radiato dall’albo professionale per aver elaborato quella che chiamò la Nuova medicina germanica.

Nei tre gradi di giudizio è stata accreditata l’ipotesi che la minorenne sia stata gravemente condizionata dai genitori ad affidarsi al metodo Hamer e quindi portata alla morte senza l’ausilio di una terapia medica riconosciuta. Da loro non è mai venuta nessun parola di pentimento: “Credo nella giustizia divina, non ho sbagliato nulla, rifarei tutto quello che ho fatto” ha detto Benini.

La storia di Eleonora Bottaro

La tragica vicenda ha inizio nel dicembre del 2015, quando Eleonora accusa un malore. Nei giorni precedenti aveva sofferto di febbre e dolori e così si reca dal medico di base vicino Padova. Solo il 10 febbraio del 2016, quindi con un mese di ritardo dal verificarsi dei primi sintomi, viene sottoposta ad accertamenti clinici. Dopo poche ore le viene diagnosticata la leucemia e per questo viene ricoverata nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Padova. Ma Eleonora rifiuta la chemioterapia, una scelta condivisa dai familiari, seguaci delle teorie di cura di Hamer.

A fine febbraio la ragazza uscì dall’ospedale, ordinando alla coppia di sottoporre la figlia alla chemioterapia in una struttura sanitaria. Il 31 luglio dopo una tappa in Svizzera Eleonora rientrò in Italia e venne ricoverata all’ospedale, sempre nel Padovano. La ragazza morì il 29 agosto.