Prima pagina » Cronaca » Reddito. Roma, nei Caf Uil presentate 200 domande, per lo più stranieri

Reddito. Roma, nei Caf Uil presentate 200 domande, per lo più stranieri

Storie diverse e diverse provenienze, tutti con la speranza di riuscire a ottenere un aiuto economico che possa permettere loro di vivere dignitosamente

 “Alta affluenza soprattutto nelle primissime ore della mattinata ma perfettamente in ordine. Si presenta così la sala d’attesa del Caf Uil di via Cavour nella Capitale. Molte le persone in coda per presentare la domanda di richiesta del reddito di cittadinanza che prende il via oggi. Alle 12 ammontavano a 200 le domande di reddito di cittadinanza concluse presso i Caf Uil della Capitale.

Molte altre sono state avviate dagli operatori fiscali, ma non finite per mancanza di requisiti. Le sedi più affollate nella mattinata sono state quelle di Tuscolano, Ostia, Boccea, Borgata Finocchio e Torrenova, mentre scarsissima affluenza si registra invece nei quartieri Eur, Castro Pretorio e Cassia.

In provincia, gli afflussi maggiori, ma sempre gestibili, sono stati a Nettuno, Anzio, Pomezia, Civitavecchia”. Lo fa sapere la Uil in una nota. Sono prevalentemente stranieri che vivono a Roma da diversi anni, non lavorano o si arrangiano con piccoli part-time, quasi tutti in nero, racconta il sindacato.

Un anziano bulgaro ex camionista che ha perso il lavoro in seguito a un incidente, dei giovani di colore che vivono presso la Croce Rossa di via Ramazzini, una signora rumena che fino a qualche anno fa lavorava come badante e persino un medico odontoiatra laureato a Bucarest che qui in Italia non è ha trovato collocazione. Storie diverse e diverse provenienze, tutti con la speranza di riuscire a ottenere un aiuto economico che possa permettere loro di vivere dignitosamente.

Qualcuno percepisce già il Rei (reddito di inclusione sociale), qualcun altro parte sfiduciato e racconta di voler chiedere soprattutto informazioni agli operatori per capire “se è più conveniente inoltrare la richiesta di reddito di cittadinanza o mantenere la pensione sociale e il Rei”. A parlare è un sessantenne italiano che in passato lavorava in un’azienda di famiglia e a causa di un’invalidità è stato costretto a cessare l’attività.

Nel frattempo, gli operatori che stamattina hanno aperto gli sportelli al pubblico in anticipo, raccontano di domande avviate finora senza alcun problema, nonostante soltanto ieri siano riusciti ad avere il programma. I moduli vengono consegnati agli utenti già in sala d’attesa cosi che possano accedere allo sportello con l’intera documentazione già pronta.

“Abbiamo messo in atto un’organizzazione teutonica- ironizzano- che sta funzionando perfettamente”. Nessuna lamentela infatti da parte dell’utenza nelle prime quattro ore della mattinata, durante le quali i racconti più frequenti sono stati relativi alla perdita del lavoro e alla voglia di ricominciare. La maggior parte degli utenti è single, ma non mancano le famiglie monoreddito con 1 o 2 figli a carico.

“Le strutture Uil hanno messo in atto una serie di accorgimenti per facilitare il più possibile i cittadini – commenta il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica – sono stati fissati appuntamenti cadenzati nei prossimi giorni per evitare la calca, aperti gli uffici al pubblico in anticipo, effettuati corsi di formazione interni per gli operatori, visto che tra l’altro i moduli per le domande sono arrivati ai Caf solo pochi giorni fa e il programma per l’inserimento dati soltanto ieri sera. Noi però ci fermiamo all’inoltro della domanda. Non ci occupiamo dei controlli, come qualche utente ipotizzava, né ovviamente di erogare il reddito”. 

 

Lascia un commento