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Rave, 6 anni di carcere per organizzatori e partecipanti: quasi una pena per stupro

Cambia Governo, cambia l’approccio a stupefacenti e raduni illegali: ma sei anni di carcere per un rave non sarà eccessivo?

Rave a Modena: ragazzi fuori dal capannone

Rave party a Modena

Organizzare e partecipare ai rave party diventa un reato, il 434-bis, punibile con pene fino a 6 anni di reclusione. La svolta a destra del nuovo governo Meloni appena insediato mostra già le sue priorità. Il precedente ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, aveva messo a punto delle norme, mai approvate, per il contrasto a questi party di massa clandestini.

Nuovo Governo, vita breve per i rave?

Il tema è tronato caldo dopo quanto accaduto a Modena nelle ultime ore. Il 434-bis del codice penale istituisce dunque una nuova fattispecie di reato: “Invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica”.

Il pacchetto prevede inoltre la confisca obbligatoria dei veicoli e degli strumenti necessari, l’obbligo del ripristino dei luoghi e l’utilizzo di intercettazioni per indagare sul reato.

Eventi pericolosi e dispendiosi

“Si tratta di eventi non solo pericolosi per le stesse persone che partecipano, ma molto dispendiosi per l’impiego di forze dell’ordine che ne consegue. Sono ora previste sanzioni significative e confidiamo che la norma possa costituire un deterrente”.

Rave deriva da “rave up”, “to rave” significa delirare o sballarsi, proprio perché durante questi raduni illegali è diffuso l’uso di stupefacenti, soprattutto allucinogeni assunti durante le tante ore trascorse a ballare.

Ma 6 anni di reclusione non sarà eccessivo?

Sei anni sono però una pena adeguata? Facciamo qualche confronto con le pene previste per altri reati molto gravi, come quello per violenza sessuale e l’aggressione con lesioni alla vittima:

l’art. 609-bis per Violenza sessuale punisce con la reclusione da 5 a 10 anni chi, con violenza o minaccia o abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali.

Le lesioni vengono considerate gravi se mettono in pericolo di vita la vittima, se hanno una prognosi di oltre 40 giorni, o provocano l’indebolimento permanente di uno dei sensi o di un organo. In questo caso la pena prevista è la reclusione da 3 a 7 anni.