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Raccolta differenziata…ma non troppo

Anche a Roma si punta sempre più sulla raccolta differenziata dei rifiuti e non mancano le sorprese

Da qualche tempo anche la Capitale si muove per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti. Nonostante risultati altalenanti e percentuali lontane dalla sufficienza, in molti tra i cittadini, hanno accolto con favore la novità che in diversi quartieri periferici, è partita da pochissimi mesi.

D’altronde, anche per evitare di essere sommersi dai rifiuti, ci si è resi finalmente conto che differenziare e separare gli scarti alimentari (umido) da altro (plastica, vetro, alluminio) oltre ad aiutare l’ambiente, lo preserva. Il ciclo dell’alluminio, tanto per fare un esempio, è praticamente infinito. Una semplice lattina di una qualsiasi bibita, infatti, può essere trasformata in migliaia di cose diverse e tornare come nuova.

Ecco, quindi, il riposizionamento di nuove “campane” per la raccolta di vetro, contenitori per la plastica e poi, i nuovissimi cassonetti dedicati agli scarti alimentari e ai materiali non riciclabili. Tutto perfetto, si direbbe, tranne per una stranezza non da poco. Già, perché gli scarti alimentari e i materiali non riciclabili di cui sopra, sono stati previsti insieme, nello stesso cassonetto e con tanto di adesivo regolamentare posto all’esterno del punto di raccolta, che ne illustra l’utilizzo!

E allora, ecco il contenuto che strabocca dal nuovo mega bidone: pane e pasta, minestroni, piselli e prosciutto andato a male, scorze varie di formaggio muffito. Il tutto condito con pezzi di bici dell’Uomo Ragno, bulloneria arrugginita, un lampadario alla Happy Days e due pantofole spelacchiate.

Il senso delle istruzioni, è innegabile, è stato capito alla perfezione. Il senso della raccolta differenziata un po’ meno.  Peccato per l’Uomo Ragno rimasto a piedi.

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