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Progetti con fondi europei, arriva a Roma il registro cittadino

Approvata l’istituzione di un registro cittadino con allegato Codice Etico anticorruzione

Approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina l’istituzione del registro cittadino a cui potranno iscriversi le organizzazioni che, insieme a Roma Capitale, intendono occuparsi di progettazione per i bandi europei.

Elemento fondamentale del provvedimento istitutivo, è il Codice Etico che accompagna la delibera, approvato con essa. Il Codice, secondo quanto comunica una nota di Roma Capitale, determina “i comportamenti più adeguati per rispettare i principi di lealtà, trasparenza e correttezza che l’Amministrazione Capitolina richiede vengano osservati dalle organizzazioni che si occuperanno di progetti finanziati con fondi comunitari”. La sottoscrizione del Codice costituirà “requisito essenziale per accedere al registro cittadino”.

Il Codice Etico si propone esplicitamente come strumento anticorruzione, finalizzato a “individuare e prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti” di chi lavora con il Campidoglio ai progetti europei. Lo stesso Codice prevede, “in base alla gravità delle violazioni” alle sue regole, “il recesso, da parte di Roma Capitale, dei rapporti contrattuali” con associazioni e società.

Sarà un Comitato Etico, composto di 5 membri, a vigilare sul rispetto del Codice. Lo compongono: il sindaco (o suo delegato); l’assessore con delega al coordinamento delle attività in ambito europeo; il presidente della Commissione Politiche Comunitarie; il presidente dell’Assemblea Capitolina (o suo delegato); un membro del Segretariato Generale.

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