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Prefetto Basilone: a Roma marciume diffuso che non salva nessun partito

“Il marciume diffuso, la corruzione dilagante, il senso d’impunità purtroppo ci sono, al di là del colore politico”

"Questa storia, parlo dell'arresto del presidente del Consiglio comunale Marcello De Vito, dimostra che a Roma continua a esserci un marciume diffuso che purtroppo non salva nessun partito o movimento politico", afferma Paola Basilone, prefetto di Roma dal 2016, mandato che ricoprirà per altri due mesi. In questi tre anni è stata testimone delle vicissitudini del Campidoglio, turbato da diverse inchieste giudiziarie, "Uno stillicidio", commenta veloce il rappresentante del governo nella Capitale in un'intervista concessa a "Il Messaggero".

"Se i giudici accerteranno la colpevolezza degli arrestati è una storia davvero orrenda", ha detto Basilone, che intanto ha sospeso De Vito dalle funzioni di consigliere comunale.

Questa vicenda dimostra che la corruzione è un cancro che attacca tutti, anche il M5s che pensava d'esserne risparmiato, ma il Comune di Roma è corrotto? "Non ho elementi per un'affermazione così impegnativa – risponde il prefetto – soprattutto perché la questione è molto complessa comunque riguarda episodi che finora sono stati tutti riferiti intorno alla questione dello stadio anche se si è allargata ad altri filoni.

L'amministrazione si sa, ha un'incredibile poliedricità quindi sarei cauta prima di generalizzare. In questa vicenda mi sembra, fino a prova contraria, che altri settori pubblici non siano coinvolti".

"Purtroppo però, il marciume diffuso, la corruzione dilagante, il senso d'impunità che fa credere alla gente di poter fare quello che si vuole ci sono. Al di là del colore politico", conclude il prefetto Basilone.

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