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Poteri speciali per Roma Capitale: la sindaca Raggi non si presenta all’incontro

Maggiori poteri amministrativi su trasporti, rifiuti, finanziamenti governativi ed europei. Venerdì al via la discussione della bozza con il premier Conte

Torna a far parlare di sé l’idea di dare dei poteri speciali alla città di Roma. Non è una novità quella dei maggiori poteri amministrativi per la Capitale: da sempre sindaci e partiti politici diversi ne parlano, ma l’idea è sempre rimasta arenata fra le proposte di legge presentate in Parlamento e le dichiarazioni dei politici.

Ad oggi il Movimento Cinque Stelle ha presentato una bozza di disegno di legge alla Camera: un testo di 10 articoli con lo scopo di aumentare i poteri del Comune di Roma su temi molto importanti come trasporti, rifiuti, fondi governativi ed europei.

La legge prevede una maggiore libertà decisionale da parte del Comune andando quindi a bypassare le competenze della Regione, il tutto in tempi più rapidi.  E' in cantiere anche l’istituzione di un tavolo fra le autorità competenti e un ufficio speciale dedicato esclusivamente a Roma Capitale.

In sintesi, se questo decreto venisse approvato, Roma otterrebbe gli stessi poteri speciali delle altre capitali europee e sarebbe considerata come una Regione autonoma a statuto ordinario.

La Sindaca Raggi non partecipa all'incontro

Per incassare il via libera dell’Assemblea Capitolina, la sindaca Raggi ha convocato un vertice oggi alle 16 con tutti i capigruppo delle varie forze politiche: lo scopo è redigere un testo condiviso da tutti e discuterlo il 27 Novembre, giorno del Consiglio straordinario sul tema.

La cosa paradossale è che Virginia Raggi non si è presentata all'incontro da lei convocato per discutere sui nuovi poteri per Roma. Alla fine della riunione non è stato neanche abbozzato un documento ufficiale e condiviso dai capigruppo di maggioranza e opposizione.

Ciò che è stato prodotto oggi è una lista generica di richieste della maggioranza, come ad esempio sui settori dell’urbanistica e del commercio.

I prossimi step

Dopo la fumata nera durante l'incontro di oggi, il prossimo passo è venerdì 22 Novembre quando la bozza del testo verrà presentata al premier Giuseppe Conte. All'uscita del Campidoglio, Stefano Fassina di Sinistra per Roma ha chiarato che "è stata una riunione interlocutoria. C'è ancora molto da discutere e mi sembra che quello della maggioranza sia un approccio minimalista". 

La posizione delle forze politiche

Sarà difficile per la Sindaca Raggi trovare una quadra con le forze politiche di maggioranza e opposizione.

Il Partito Democratico, alleato dei grillini a livello nazionale ma forza di opposizione all’interno dell’Assemblea Capitolina, si trova nella parte più difficile: dovrà valutare bene ogni provvedimento decidendo se approvarlo o meno.

Il capogruppo del Partito Democratico Giulio Pelonzi ha dichiarato che: “L'idea è quella di costruire tutti insieme un ordine del giorno che inquadri i termini di una riforma strutturale per la città". Secondo Pelonzi è necessario il sostegno di tutte le forze politiche e il suo timore è che i partiti di centrodestra “non vogliano realmente una riforma e stiano utilizzando la questione per strumentalizzazioni meramente politiche".

Diversa è invece la posizione del centrodestra. Il capogruppo della Lega Maurizio Politi ha affermato che: “il progetto del M5s è un compromesso a ribasso, privo tra l'altro delle necessarie coperture finanziarie. Quello di Raggi è un bluff”.

Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Roma, ha dichiarato di voler capire bene “se quello che vuole il sindaco è un dialogo reale e costruttivo o semplicemente una copertura istituzionale per i suoi obiettivi politici personali" 

Cosa sono davvero i poteri speciali

La richiesta di poteri speciali per Roma Capitale tocca temi importantissimi ed ha come scopo quello di aggirare i passaggi burocratici-amministrativi con la Regione Lazio.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, l’articolo 4 della bozza prevede che Roma possa acquisire direttamente i fondi per il trasporto pubblico locale, che invece oggi passano prima per mano della Regione Lazio.

Per la gestione dei rifiuti, l’articolo 6 del disegno di legge prevede che vengano assegnati a Roma Capitale ulteriori funzioni amministrative come la scelta dei territori ottimali per lo stoccaggio dei rifiuti e la scelta delle tipologie di impianti.

Il Comune potrà inoltre stringere accordi direttamente con i responsabili di altri impianti di trattamento di rifiuti, anche al di fuori della Regione Lazio.

Infine, riguardo ai finanziamenti europei, a Roma spetterebbe una totale autonomia di gestione (articolo 8 della bozza).

 

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