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Omicidio Cerciello Rega, ridotte in appello le pene per i due americani

In appello sono state ridotte le pene ai due americani accusati dell’omicidio di Cerciello: dovranno scontare 22 e 24 anni

La Corte d’Assise d’appello di Roma ha ridotto le pene Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, i due americani accusati dell’omicidio di Mario Cerciello Rega. I due, inizialmente condannati all’ergastolo, dovranno scontare rispettivamente 24 e 22 anni.

I legali dei due americani contro la sentenza: “Che schifo”

In coro i legali dei due americani accusati hanno espresso il loro disappunto per quanto scelto dal tribunale. “Che schifo – ha commentato l’avvocato Borzone in difesa di Elder -. Un compromesso per cercare di salvare un mentitore ma noi contiamo sempre sull’esistenza di un giudice a Berlino e a Strasburgo. Quello che è successo è indegno. Restano le bugie del testimone principale. Mi riferisco alle 53 bugie di Varriale” sono le dichiarazioni riportate da Tgcom24.

Avevamo sicuramente dimostrato l’estraneità di Gabriel – ha affermato l’avvocato Petrelli in difesa di Hjorth-. Il mio assistito non aveva previsto l’evento dell’omicidio, che non era prevedibile. Gabriel non ha visto e non ha potuto valutare neanche le conseguenze. Leggeremo le motivazioni e credo che sarà non facile motivare una condanna in una vicenda cosi’ complessa. In una situazione come questa ci aspettavamo venisse riconosciuta la sua innocenza“.

Il ricordo della moglie: “Il suo sacrificio non deve essere dimenticato”

Si è espressa anche Rosa Maria Esilio, la moglie di Mario Cerciello Rega. “Il sacrificio di mio marito non deve essere dimenticato: un servitore dello Stato ucciso nel momento più felice della sua vita. Il dovere della memoria non è solo di noi familiari ma è di tutti“.