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Roma, muore in ospedale: indagano gli inquirenti

E’ deceduta per arresto cardiaco nel reparto di ginecologia. Interviene la Regione Lazio

Aveva 28 anni la ragazza che è stata trovata agonizzante nei pressi della sua abitazione, nel quartiere Appio di Roma. Soccorsa dopo che la vicina di casa aveva dato l’allarme, è stata trasportata all’ospedale San Giovanni, dove è deceduta un’ora dopo il ricovero nel reparto di ginecologia, a causa, però, di un arresto cardiaco. Ai sanitari del 118 che la stavano portando in ospedale, la ragazza avrebbe detto di essere stata violentata e malmenata.
L’episodio è ora sotto la lente degli inquirenti, e anche la Regione Lazio ha richiesto al Direttore Generale della struttura ospedaliera un rapporto dettagliato.

Il dubbio, infatti, secondo Riccardo Agostini, consigliere regionale del Pd, è che i medici del nosocomio abbiano trascurato le lesioni sul corpo della donna, dovute alle percosse, che ne avrebbero causato il decesso.
“Si tratta di una drammatica storia tutta da verificare – dichiara Agostini – Se confermata, la vicenda solleverebbe interrogativi inquietanti: perché spostare la paziente per essere visitata al pronto soccorso ginecologico, e non invece chiamare il ginecologo presso il pronto soccorso generale? Forse perché ce n’era solo uno in servizio, a fronteggiare decine di emergenze? E, anche in questo caso, perché un rianimatore non ha seguito la paziente, che era già entrata in codice rosso? Forse perché anche il rianimatore era da solo a fronteggiare altre emergenze e non poteva muoversi? Interrogativi che certamente, se il caso fosse confermato, saranno oggetto di accurate indagini da parte della magistratura e da parte della Regione Lazio”.

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