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Multiservizi, M5s si spacca: cade numero su sospensione licenziamenti

Il M5S in Aula si spacca e non ha i numeri legali per dire stop ai licenziamenti

multiservizi dipendente

Dipendenti Multiservizi in Aula Giulio Cesare

Multiservizi e M5S. Il Movimento in Aula si spacca e non ha i numeri per dire no all’internalizzazione in Ama del servizio Und e alla richiesta di proroga dell’affidamento, nonostante la dichiarazione di voto favorevole del gruppo da parte del consigliere Roberto Di Palma.

Roma Multiservizi, il M5s non ha i numeri neanche per astenersi sulla richiesta di intervenire per lo stop al licenziamento dei 260 dell’ azienda impiegati nel servizio in quanto, aveva spiegato sempre Di Palma in dichiarazione di voto, “la procedura era stata già avviata a febbraio, prima dell’emergenza coronavirus”.

Il numero legale è infatti caduto in Aula al momento del voto della mozione a firma della consigliera del Gruppo misto, Cristina Grancio, sul tema della proroga del servizio.

Lo stesso, il numero legale è caduto al momento del voto della mozione a firma del capogruppo di Sinistra X Roma, Stefano Fassina.

Il testo avrebbe impegnato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e la Giunta a intervenire per sospendere il licenziamento dei 260 dipendenti della Multiservizi.

Una vicenda senza fine

I lavoratori rischiano il posto in seguito alla scadenza dell’affidamento dell’appalto, al cui prolungamento la stessa azienda “si era già espressa negativamente”.

Multiservizi e M5s, i dipendenti della azienda romana leader nei servizi integrati per la città sono stati un grande serbatoio elettorale del Movimento a Roma.

Poco prima del voto il presidente della commissione Commercio, Andrea Coia (M5S) ha abbandonato la seduta, seguito da molti altri colleghi di maggioranza.

“La proroga del contratto senza una scadenza è contraria alla mozione approvata dall’Aula il 3 marzo”, ha dichiarato Coia.

Prossima seduta il 5 maggio

Tra i pochi consiglieri M5S rimasti a votare le mozioni il capogruppo Pacetti, insieme a Di Palma, Catini, Diaco e Simonelli, oltre a De Vito.

La seduta odierna del’Aula, come capitato più volte dall’inizio delle convocazioni in videoconferenza, si è chiusa senza giungere all’approvazione di alcun documento.

La prossima seduta, prevista per martedì 5 maggio, si aprirà con la messa ai voti nuovamente delle due mozioni sulla Roma Multiservizi.

(Mgn/ Dire)

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