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Micaela Quintavalle risponde ad Atac

E poi porta avanti la sua battaglia: i bagni della Roma-Lido sono inagibili

"In data 13 febbraio 2014, mi è stata consegnata una lettera contenente contestazione disciplinare per aver partecipato a trasmissioni televisive (RaiNews24, in data e 20 gennaio 2014, e TeleRoma56, in data 22 gennaio 2014) ed avere rilasciato dichiarazioni denigratorie che potrebbero causare un danno all'immagine dell'azienda".
Così Micaela Quintavalle, la pasionaria fondatrice del sindacato Cambia-Menti M410, apre la sua lettera in risposta ad Atac, che ha contestato la sua presenza in televisione.

"L'azienda solleva il problema relativo alla mancata autorizzazione a partecipare alle trasmissioni televisive. Premesso che come libera cittadina, se invitata, ho diritto di intervenire in qualsiasi trasmissione televisiva, sia essa a livello nazionale che a livello locale, come pure alle domande che mi vengono rivolte, sono tenuta a dare risposte chiare e concludenti, e non evasive ed inconcludenti".

E' così che la Quintavalle spiega come non esistano leggi che sanzionino l'uso della divisa oltre l'orario di lavoro – "soprattutto perché i turni di lavoro che vengono assegnati a volte non consentono nemmeno di cambiarsi" – e che, i temi dibattuti nel corso delle tramissioni televisive cui ha preso parte non siano stai scelti da lei, ma dai giornalisti.

"Credo che Atac – scrive Micaela – abbia il dovere di rispettare i principi di trasparenza, in modo da evitare che gli organi di stampa possano svolgere quella che viene definita una campagna denigratoria ma che, se non smentita, diventa una rappresentazione della realtà".

"Perché – si chiede – meravigliarsi quando si afferma che l'amministratore delegato guadagna più di Obama? Basta smentirlo". Oppure, "perché meravigliarsi quando si afferma che la maggior parte delle vetture sono prive di pedane per disabili, quando ciò è noto a tutti?".

"Credo che sia opportuno – conclude – un sano e corretto confronto – ha dichiarato – per fugare qualsiasi dubbio. Certa che le giustificazioni fornite abbiano messo in evidenza la correttezza della mia condotta, qualora l'azienda intenda proseguire nella sua azione disciplinare, chiedo l'intervento del Consiglio di disciplina".

Ma non finisce qui. Dopo aver chiarito la sua posizione in merito al provvedimento disciplinare irrogato dall'azienda, Micaela Quintavalle ha nuovamente scritto all'Atac, stavolta per segnalare l'impossibilità, per gli autisti, di usufruire dei bagni di servizio.
I bagni della Roma-Lido, infatti, in data 17-02, risultavano inagibili a causa dell'assenza del personale delle pulizie. Agli autisti, come da disposizione, è stato impedito l'accesso agli stabili dove si trovano gli uffici. Il problema, dunque, sorge nel momento in cui gli autisti, per espletare i proprio bisogni, devono arrivare fino a P.le dei Partigiani, perdendo tempo per "corse ai danni dei cittadini" – conclude la Quintavalle.

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