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Metallica By Request

I four horsemen incantano il Postepay Rock in Roma

La giornata di ieri all'ippodromo delle Capannelle è stata una giornata per veri cultori del metal: al Postepay Rock in Roma, in collaborazione con il Sonisphere Festival, oltre a Alice in Chains (Seattle, USA), Volbeat (Danimarca), Kvelertak (Norvegia), si sono esibiti i maestri del genere: i Metallica (Los Angeles, California) che hanno saputo incantare ancora una volta i 32.000 fan presenti con uno show interamente dedicato ai grandi successi.

Dopo il festival di Glastonbury, l'unica data italiana della band californiana non ha disatteso le aspettative del pubblico. Metallica By Request è infatti un tour concepito interamente per il pubblico, la setlist viene decisa attraverso i voti di chi ha acquistato il biglietto online sul loro sito, l'ideale per un concerto “su misura”.

Lo show dei “Four Horsemen” inizia alle 21.55 con “L'estasi dell'oro” di Ennio Morricone unita alle immagini di "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. Storica apertura, per poi partire con la carichissima “Battery” e “Master of puppets”, il loro più grande successo accompagnato dal ghigno malefico di James Hetfield (frontman). La scaletta continua con “Welcome home (Sanitarium)”, con il bassista Robert Trujillo come seconda voce, “Ride the lightning” e l’assolo di chitarra di Kirk Hammett. Si continua con la commovente “The unforgiven” con sinistre immagini in bianco e nero sugli schermi, “Lords of summers” un inedito, poi Hetfield passa il microfono a un fan che lancia “Sad but true”, il pubblico in prima fila, che riesce a toccare le corde della chitarra di Hammet e del batterista Lar Ulrich, a questo punto sembra scatenarsi davvero, alla faccia dei rumors che lo criticano per non essere più “quello di una volta”. Cambi di ritmo poi per “Fade to black” e virtuosismi nello strumentale “Orion”. Poi è la volta di “One” e delle tiratissime “For whom the bell tolls” e “Blackened”, mentre con un sound più melodico arriva l'epica ballata di “Nothing else matters”. Infine il concerto termina con “Enter Sandman” che vede un gruppo di fortunatissimi fan sul palco scatenarsi, come se fossero una coreografia. E' il momento del bis, esplosivo con “Creeping death”, “Fuel” e “Seek and destroy” e dell'invasione di palloni gonfiabili neri “firmati” Metallica che rimbalzano sopra la folla per poi finire nelle mani di pochi fortunatissimi.

Si conclude così uno show sempre più innovatore e sempre più mainstream, tant'è che l'unica critica mossa dai “metallari” fedelissimi è che tra il pubblico fossero presenti molte persone “comuni”, dato sensibile in Italia ma non all'estero dove da oltre trent'anni i Metallica, considerati la più importante metal band al mondo, sono seguiti da un pubblico decisamente eterogeneo.

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