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Luca Vissani-chef donne: “Le donne sono preziose…le polemiche sessiste no”

Il figlio di Gianfranco Vissani si esprime dopo le polemiche e le accuse di maschilismo rivolte al padre

Luca Vissani e Gianfranco Vissani, rappresentano la famiglia di talenti culinari di ‘Casa Vissani’, ristorante e hotel stellato di alta cucina. Parla il direttore del ristorante Luca Vissani, dopo le dichiarazioni del padre a “Radio Radio” il quale ha ricevuto insulti e minacce per aver detto che alcune donne posso essere affaticate fisicamente in cucina. Anche le donne chef si sono riunite contro queste dichiarazioni creando il calendario “Puntarella Rossa”, fotogallery di chef e cuoche alle prese con fornelli enormi, massicci pentoloni e zucche giganti.

Secondo lei però suo padre non intendeva offenderle?

“Credo che ci sia stato un equivoco e che le parole di mio padre siano state alterate. Noi nella ristorazione abbiamo sempre stima e bisogno delle donne, delle loro qualità di determinazione ma con classe. Lui faceva riferimento alla ‘cucina pesante’, la quale è faticosa per tutti, uomini e donne. Ci sono sia uomini sia donne che fanno particolare fatica. Le donne possono magari risentirne di più perla loro struttura fisica ma questo non ha a che vedere con la ricchezza che le donne portano in cucina e in sala, le quali tengo a dire rendono la nostra attività più interessante, armoniosa e accogliente. Quello che avviene soprattutto in sala tra cliente e operatore in sala è un atto d’amore e le donne sono fondamentali per la gestione del cliente con la loro capacità di essere empatiche e pazienti mentre l’uomo spesso è più diretto e meno sensibile nel capire subito le esigenze di chi siede a tavola. Nel nostro ristorante abbiamo donne in tutti gli ambiti: il 40% del personale è composto da donne e il 60% da uomini, tra cucina, sala, mia moglie ha un ruolo manageriale, mia zia in pasticceria, mia nonna è stata in cucina per anni e così mia mamma…una lunga tradizione di vivacità e consonanza”.

Secondo lei oggi è difficile esprimersi in termini di differenze che ci sono innegabilmente tra uomini e donne? Come se osservare una differenza fosse sempre sintomo di una discriminazione…

“Io credo che al di là di situazioni importanti di violenza e di disparità che ancora purtroppo ci sono a discapito del mondo femminile, una donna sicura di sé non abbia bisogno di essere difesa. Una donna e un uomo hanno valore a prescindere dal loro genere sessuale e se ne sono consapevoli non sentono la necessità di rivendicare qualcosa. Una persona sicura di se vuole essere apprezzata per il suo lavoro e il suo valore e non ha bisogno di definirsi femminista o maschilista, di mettersi in questa lotta tra generi. Credo che siano queste lotte a togliere armonia al rapporto sociale tra donne e uomini. Si tratta anche poi di forme di tutela, perché la donna deve fare lo stesso numero di passi di un uomo, ma sui tacchi a differenza di un mocassino. La sicurezza in sala viene percepita dai nostri clienti per la preparazione dell’operatore e dipende dalla conoscenza dei piatti e non dal sesso. Per questo nel concorso gastronomico “I’talia a Tavola” ci candidiamo per il terzo anno e lo diciamo con fierezza anche a chi volesse sostenerci”.

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