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Le capoliste perdono, l’Inter accorcia: la tredicesima di Serie A

La classifica si accorcia con scontri diretti e la Fiorentina che stoppa il Milan. Allegri batte Sarri, il baby Felix Afena rilancia la Roma

Correa e Lautaro Martinez festeggiano a modo loro il gol del 3-1 dell’Inter sul Napoli

Correa e Lautaro Martinez festeggiano a modo loro il gol del 3-1 dell’Inter sul Napoli

Gol, errori e grandi giocate: la Serie A, dopo una sosta per le nazionali quanto mai difficile per vari motivi, riparte con due big match e diverse sorprese. Ad un terzo di campionato situazioni già delineate sono tornate in discussione, e soprattutto nessuna squadra ora è imbattuta.

All’Inter lo scontro al vertice, Napoli non ridimensionato

Era la sfida più attesa, prima contro terza, e non ha tradito. L’Inter batte il Napoli e si porta a 4 punti dalla vetta. tuttavia è il Napoli che passa in vantaggio con uno degli uomini cresciuti di più con Spalletti, Zielinski. Il polacco fa partire l’azione rubando palla a Barella sulla metà campo e la conclude con un mezzo esterno destro dal limite su assistenza di Insigne. L’Inter risponde subito e pareggia dopo pochi minuti grazie ad un rigore per tocco di mani di Koulibaly rivisto al Var che Cahlanoglu trasforma. Partita dura con potenziali occasioni da un lato e dell’altro: nerazzurri con la manovra nella metà campo avversaria, azzurri con pericolose folate. A 100 secondi dall’intervallo va avanti l’Inter con il colpo di testa di Perisic da corner: Ospina prova a salvare ma non può evitare il trillo della “Goal Line Technology”.

All’ora di gioco un’azione tutta argentina porta al 3-1: Correa guida la transizione per 60 metri palla al piede e serve Lautaro, che incrocia sul palo più lontano ed torna ad esultare in campionato dopo 2 mesi di digiuno. La “banda Spalletti” non molla con Mertens, entrato al posto di un dolorante Osihmen. Il sinistro da fuori permette al Napoli di sperare l’ultimo quarto d’ora. L’assedio finale porta all’occasione clamorosa di testa per Mario, con la risposta di Handanovic e palla che si arrampica sopra la traversa. Dopo 8 minuti di recupero la battaglia premia l’Inter, che vince il primo scontro diretto e in due giornate ha avuto il merito di accorciare sulle prime in classifica. Il Napoli esce da San Siro a testa alta ma sconfitto per la prima volta quest’anno: la vetta in coabitazione col Milan continua dopo la prima vera controprestazione difensiva, perfetta finora. Tre gol subiti in 12 partite di Serie A, tre gol subiti in un’ora dall’Inter.

Una Juventus di nuovo solida espugna Roma

Nell’altro big match della giornata la Juventus espugna l’Olimpico di Roma e batte la Lazio di rigore. La sfida nella sfida tra i due tecnici vede vincere Allegri alla sua maniera: concretezza, compattezza e ripartenza, sfruttando al meglio le caratteristiche di Chiesa e riuscendo a sopperire al meglio all’assenza di Dybala. Decidono due episodi da rigore, due errori grossolani di Cataldi e Reina puniti dal dischetto da Bonucci a metà del primo tempo e a 10 dalla fine. Sorprende in negativo la squadra di Sarri, finora brillantissima negli scontri diretti che, complice anche la pesante assenza di Immobile, fa possesso palla ma non trova il modo di tirare in porta in maniera efficace. Juve che raggiunge in classifica proprio i biancocelesti a quota 21, con all’orizzonte Champions (primo posto da difendere contro il Chelsea) e Atalanta.

Il Milan a Firenze trova la prima sconfitta

Il Milan non approfitta dello scontro diretto al vertice e cade per la prima volta in campionato. Merito della Fiorentina di Vincenzo Italiano, che conferma una volta di più la crescita viola in questa stagione, cinica al cospetto di un Milan propositivo e intraprendente. A Firenze la spuntano i padroni di casa in una partita ricca di gol e di errori. Il primo, macroscopico, di Tatarusanu che si lascia sfuggire un pallone innocuo regalando il vantaggio a Duncan. A un passo dall’intervallo arriva l’arcobaleno dal limite di Saponara, uno dei tanti ex della sfida. All’ora di gioco arriva il tris di Vlahovic a campo aperto, ma il Diavolo torna in partita con la doppietta di Ibrahimovic, che prima sfrutta l’incertezza della retroguardia e poi trasforma un assist con i fiocchi di Theo Hernandez. Lo stesso francese però con un’ingenuità regala il 4-2 allo stesso Vlahovic, rendendo inutile la rete allo scadere provocata ancora da Ibra per l’autogol di Venuti. Fiorentina sesta con Lazio e Juventus, Milan ancora primo.

Atalanta show con lo Spezia, Roma avanti con il baby Felix Afena

L’Atalanta vince e diverte contro lo Spezia: con un pokerissimo utile ad approcciare il turno fondamentale di Champions. Gasperini deve ancora lavorare molto sulla retroguardia, con la doppietta di Nzola che preoccupa, ma dopo essere andata sotto al 12’ la Dea ribalta la sfida senza grossi patemi. Decisive le armi ben note: la fisicità di Zapata, bravo a realizzare ma anche a rifinire, il tiro da fuori di Malinovky e le incursioni vincenti di Pasalic, autore di una doppietta. Quarto posto consolidato, vetta a sette punti

Al quinto posto torna la Roma che ottiene tre punti nel diluvio di Genova. Alla prima di Shevchenko sulla panchina del Grifone i giallorossi tengono il pallino della sfida per quasi tutta la partita ma non sfondano. Le occasioni migliori capitano sui piedi di Mkhitaryan e Shomurodov ma la mira è imprecisa. Così Mourinho tira fuori il coniglio dal cilindro inserendo Felix Afena Gyan per l’uzbeko. Alla terza presenza in campionato il ghanese prima la sblocca con un piatto ad incrociare su cioccolatino dell’armeno, poi la chiude a tempo scaduto con una perla dai 30 metri. Primo gol e prima doppietta per un classe 2003 in Serie A.

Serie A: la parte destra della classifica

SquadraPartitePunti
Napoli1332
Milan1332
Inter1328
Atalanta1325
Roma1322
Lazio1321
Fiorentina1321
Juventus1321
Bologna1318
Hellas Verona1216

Centrogruppo: salto della Sampdoria

Con tanti scontri diretti in testa, automaticamente ci sono partite importanti anche per le posizioni di retroguardia. In attesa di Verona-Empoli – appaiate al decimo posto – e di Torino-Udinese, anche loro a pari punti, l’attenzione era su tre sfide interessanti. Sassuolo e Cagliari si dividono la posta nel lunch match, con un botta e risposta anche di rigore. I neroverdi sono andati in vantaggio due volte, ripresi dai sardi dopo pochi minuti: a segno due nazionali come Scamacca e Berardi ed un possibile prossimo azzurro come Joao Pedro. Sorpresa a Bologna, con i rossoblu che potevano issarsi momentaneamente al quinto posto ma vengono battuti a domicilio dal Venezia di Zanetti, alla seconda vittoria consecutiva. Così come contro la Roma è decisivo Okereke. Vittoria esterna anche a Salerno, dove la Samp espugna l’Arechi con un uno-due a fine primo tempo che fa respirare D’Aversa.

Serie A: la parte destra della classifica

SquadraPartitePunti
Empoli1216
Sassuolo1315
Venezia1315
Torino1214
Udinese1214
Sampdoria1312
Spezia1311
Genoa139
Cagliari137
Salernitana137

Ci Piace e Non Ci Piace: Felix Afena Gyan

Premio di migliore va di diritto al 18enne della Roma Felix Afena Gyan. Mourinho lo preferisce a Zaniolo e lo getta nella mischia al posto di Shomurodov. Dopo 8 minuti arriva il primo gol, allo scadere il capolavoro con un destro a giro dai 30 metri. Primo gol per un 2003 in campionato. Forse è nata un’altra stella.

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