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La Lazio batte l’Udinese 2-1 e vola al terzo posto in classifica

Una squadra forte che se la gioca sempre con tutti ed esce dal campo con la maglia sudata

Questa Lazio di Domenica alle 18 sul campo dell ‘Udinese parte decisamente svagata e lunga nei reparti. Senza Parolo, con Immobile sotto diffida e Marusic a sinistra al posto di Basta, i biancocelesti partono al piccolo trotto e subiscono la prima parte di gara da una Udinese veloce e disperatamente attenta a non sbagliare nulla, data la posizione di classifica decisamente rischiosa. Al 13 ‘ sono proprio i padroni di casa a passare in vantaggio con un bel colpo di testa di Lasagna che riesce a rubare il tempo al solito Bastos che a mio avviso non può fare il difensore della Lazio. In questo frangente l’unico giocatore in grado di cambiare il gioco della Lazio è Felipe Anderson. Veloce, attento, dinamico e imprevedibile. Dal suo piede parte l’azione del pareggio di Immobile che arriva al 26’.

La Lazio è solo un pochino più attenta nei reparti e, nota curiosa, tiene in campo Lulic vistosamente in affanno e che per tutto il primo tempo gioca praticamente come un soldatino del Subbuteo, fermo. In un'atmosfera sonnolenta la Lazio comincia a trovare spazi di manovra interessanti anche perché l' Udinese nel corso della gara è calata di dinamicità e si è un po’ disunita. Al 37’ Luis Alberto sigla il 2-1 per i biancocelesti su splendido passaggio di Immobile. Sull'azione del gol sono veementi le proteste sul campo e fuori per un presunto fallo di Marusic che pare l’arbitro non abbia visto, penalizzando l'Udinese che sul proseguimento dell’ azione subisce il gol. Dal VAR l'arbitro Rocchi non riscontra particolari irregolarità. Finisce la prima parte di gara.

Ricomincia il secondo tempo, con Patrik al posto di Lulic e dal 20’ Murgia al posto di Luis Alberto. La Lazio prende il possesso del centrocampo anche perché la squadra friulana ha finito la carica. Si gioca con scioltezza puntando al controllo della gara sugli spalti dello Stadio si sentono solo i tifosi laziali che hanno cori di affetto anche per Oddo, ex capitano laziale e allenatore della squadra di casa. Un secondo tempo d’accademia anche se il risultato comunque resta in bilico. Questa Lazio sembra sicura di ciò che fa e Inzaghi continua la girandola delle sostituzioni. Caiceido per Immobile al 71’. Ogni tanto l’Udinese abbozza un timido attacco ma le maglie della Lazio nonostante Bastos, dal quale ci si aspetta sempre di tutto da un momento all’altro, tengono senza difficoltà. Al 78’ Marusic alla fine di un contropiede per poco non segna il possibile terzo gol. L'ex portiere laziale Bizzarri adesso titolare dei friulani evita con destrezza il gol.

Questi 3 punti guadagnati ad Udine sono fondamentali per il proseguimento degli obiettivi della squadra romana che con questo successo aggancia la Roma al terzo posto in classifica e supera l'Inter.  Anche nei momenti difficili quando la Lazio non ha raccolto ciò che avrebbe meritato, personalmente sono sempre stato fiducioso. Questa è una squadra forte che se la gioca sempre con tutti ed esce dal campo con la maglia sudata. Ha un allenatore attento e preparato e dirigenti esperti. La Lazio è una società semplice condotta quasi a condizione familiare. Non avrà i titoloni che ad altre squadre vengono costantemente regalati sui giornali anche quando perdono, ma alla fine è lì a combattere contro quelle società blasonate che spendono e si indebitano ogni anno. La Lazio è lì a dare fastidio con la sua semplicità sorprendendo come al solito tutti. Dal Dacia Arena di Udine è tutto e adesso sotto con la prossima sfida.

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