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L’Help Center della Stazione Termini

Un aiuto per i più disagiati

L'estate sta per finire, molti italiani sono stati in vacanza, alcuni vi sono ancora o stanno tornando; anche quest'anno, all'approssimarsi della stagione calda, abbiamo diretto i nostri pensieri verso una meta turistica. C'è una popolazione, però, per cui l'estate è tutt'altro che una ragione di svago o un diritto al riposo, dopo le fatiche invernali: "i senza fissa dimora", poco visibili nei rigidi inverni – quando si calano nei bassifondi urbani, alla ricerca del calore che manca in superficie, tra gli uomini – più nelle calde giornate d'estate, quando lo sguardo frettoloso cittadino inciampa in una di quelle esistenze fuori dall'ordinario.

A Roma, quest'estate sono circa 1300 le persone senza fissa dimora che si sono avvicinate ai centri di assistenza organizzati appositamente; tra questi risalta per efficienza e professionalità l'"Help Center"della Stazione Termini, coordinato dall'Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà (Onds).
L'urgenza più richiesta presso queste oasi cittadine è un posto dove potersi lavare, ancor prima di un posto dove dormire, oltre al necessario pasto quotidiano.

In via Marsala, nel centro di accoglienza "Binario 95", vengono ascoltate e soddisfatte le domande dei più bisognosi. Qui, "Binario Doccia", il progetto di Roma Capitale, farà fronte alle richieste più urgenti sino alla fine di settembre; mentre al binario 1 della Stazione Termini, l'Help Center è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 10, 00 alle 20, 00.

Gli Help Center sono un progetto del Settore Politiche Sociali delle Ferrovie dello Stato, in collaborazione con Comuni eTerzo Settore.

"La solidarietà è un valore antico per i ferrovieri. Le stazioni sono lo specchio del disagio sociale: abbiamo scelto di occuparci di questo fenomeno perché crediamo che i nostri clienti abbiano il diritto di aspettarsi luoghi sicuri e decorosi", afferma Fabrizio Torella, responsabile del Settore Politiche Sociali di F.S.

"Negli Help center, continua F. Torella, sono presenti operatori specializzati in grado di individuare le necessità e avviare un percorso di recupero. Per il reinserimento giocano un ruolo importante i nostri centri diurni, come Binario 95, in via Marsala. Vi sono laboratori di giornalismo, di poesia, di grafica, una web tv. Poi c'è il progetto "Bike 95", micro impresa per l'affitto delle bici a Termini. Dopo un corso professionale, le sei persone senza fissa dimora coinvolte sono diventate esperte in manutenzione delle bici".

Ideato anch'esso dalle Ferrovie dello Stato, l'Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà, coordina la rete dei centri diffusi sul territorio nazionale (14 fino ad ora, ma presto ne nasceranno nuovi a Palermo, Reggio Calabria, Trieste, Pisa e  Livorno) e indica le modalità di intervento.

Nel 2013, secondo l'ultimo rapporto di Onds, gli utenti nelle stazioni sono stati di un numero superiore ai 25 mila. Maggiormente sono gli stranieri a chiedere aiuto, ma la quota degli italiani è in costante aumento, con una presenza raddoppiata degli ultrasessantenni.

Laura Cucinotta, coordinatrice dell'Help Center di Roma e responsabile scientifico di Onds, rivela che "E' il lavoro la richiesta maggiore degli ultimi anni al nostro centro, che arriva da persone che sono alle soglie della marginalità. Quest'anno, poi, per la prima volta hanno chiesto aiuto persone con debiti dagli usurai.
In questi casi li mettiamo in contatto con l'associazione "Libera", che invia operatori qui due volte a settimana".

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