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Infermiera violentata a Napoli, De Lieto: “Castrazione con il bisturi”

Ancora un caso di brutale, vile e vigliacca violenza sessuale, questa volta ai danni di una infermiera di Napoli, impegnata contro il COVID-19

Arco di Travertino, Polizia interviene durante una festa

Arco di Travertino, Polizia interviene durante una festa

Infermiera violentata con ferocia. Ancora un caso di brutale, vile e vigliacca violenza sessuale, questa volta ai danni di una infermiera di Napoli, impegnata contro il COVID-19, mentre aspettava l’autobus per Avellino nel parcheggio della Metropark. L’uomo che ha perpetrato il brutale atto ha agito nel pomeriggio di domenica scorsa. Il presunto colpevole è di nazionalità straniera ed è stato assicurato alla Giustizia. “Tanti stranieri – ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – invece che ringraziare l’Italia e la sua gente, scambiano il nostro territorio nazionale, per “zona franca. Arrivano in Italia e rubano, violentano e commettono impunemente, ogni sorta di violenza.

Infermiera violentata: “Castrazione con il bisturi”

“Troppo garantismo, diventa, troppe volte, permissivismo. Chi si rende responsabile  di atti di violenza sessuale, così raccapriccianti e brutali, merita la castrazione, ma non quella chimica, peraltro reversibile, ma quella praticata con il bisturi e, siccome siamo un Paese civile, è necessaria una Legge che preveda questo provvedimento. E c’è da augurarsi – ha continuato de Lieto –  che il nostro Paese abbia il coraggio di introdurre un provvedimento che farà rimanere perplessi molti benpensanti. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso  de Lieto – ritiene  che nessuno potrà mai ripagare  chi subisce  la violenza di bestie travestiti da uomini, sul proprio corpo, con lo sconquassamento della propria anima”.

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