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Il PD romano ignora Orfini, no all’azzeramento delle Commissioni

PD si dice favorevole alla razionalizzazione delle Commissione ma non all’azzeramento, come richiesto da Matteo Orfini

No all’azzeramento delle Commissioni capitoline richiesto dal commissario del Pd Roma Matteo Orfini, sì alla razionalizzazione. Sulla questione Commissioni capitoline il gruppo Pd del Campidoglio ‘rimbalza’ le “incomprensibili dimissioni di massa” richieste ieri dal commissario Dem di Roma durante la riunione in Campidoglio di tutti gli eletti: i consiglieri capitolini, infatti, si dicono “favorevoli a ridurre il numero delle Commissioni, troppe anche per giustificare i posti dati all’opposizione” ma senza azzerare i posti di comando.

Il piano, infatti, è quello di cambiare semplicemente guida alla Commissioni presiedute dai consiglieri indicati dal sindaco Ignazio Marino come delegati della Città metropolitana, e quindi Gianni Paris, Orlando Corsetti e Svetlana Celli, rispettivamente presidenti delle commissioni Roma Capitale, Commercio e Personale, Sport e Statuto. Nel mirino anche la presidenza di Pierpaolo Pedetti, presidente della Patrimonio ma anche consigliere metropolitano. Oltre, ovviamente, alla designazione della nuova guida della commissione Scuola.

Per il resto, poi, si pensa al taglio delle Commissioni speciali (in particolare a quelle che si sono riunite meno e che meno hanno prodotto in questi mesi) e alla razionalizzazione di quelle permanenti: l’idea è quella di organizzarle in modo speculare agli assessorati, accorpando per esempio Turismo e Cultura, che in Giunta sono materie di Giovanna Marinelli, e Sport e Scuola, in capo a Paolo Masini. Un’altra ipotesi è quella di portare insieme le deleghe affini, in particolare il Patrimonio che potrebbe essere unito al Bilancio o all’Urbanistica.

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