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Il fallimento del governo Conte-Casalino-Travaglio in attesa di Mario Draghi

In attesa che nasca il governo di Mario Draghi facciamo una breve analisi del governo Conte-Casalino-Travaglio

Conte-Casalino-Travaglio

L'ex Premier Giuseppe Conte e sullo sfondo Rocco Casalino

In attesa che nasca il governo di Mario Draghi facciamo una breve analisi del governo Conte-Casalino-Travaglio. Cosi iniziò il declino dell’avvocato del popolo, con la pesante intromissione del suo portavoce negli atti di governo. Il genio del suo collaboratore, nonché responsabile della comunicazione è stato la causa principale del suo declino. Il progetto di Casalino riuscì compiutamente con Salvini che fu costretto a scendere da cavallo dopo appena un anno e in seguito a un fuoco di sbarramento contro tutte le iniziative della Lega. Stesso trattamento riservato nei confronti del senatore semplice di Scandicci, Matteo Renzi. Il portavoce avrebbe voluto asfaltarlo mentre invece è rimasto lui senza un lavoro. Può sempre richiedere il reddito di cittadinanza.

Tattiche e strategie controproducenti

Rocco e Marco hanno suggerito all’avvocato venuto dal nulla di scontrarsi duramente con il senatore semplice di Scandicci. Per emarginarlo definitivamente e metterlo fuori gioco. Il toscanaccio invece è dotato di intelligenza pura, scaltro, cinico e astuto. Come poteva soccombere davanti alle iniziative di quel tal Rocco, proveniente dal Grande Fratello?

La politica non è certamente una puntata di Saranno famosi o de I dilettanti allo sbaraglio. Per governare è necessario ben altro: una classe dirigente preparata, capace, intelligente, audace. E che abbia professionalità adeguata e creatività e in grado di avere una visione dello Stato, delle imprese, dell’economia.

Altro sconfitto da questa vicenda politica è Marco Travaglio che ha trasformato il giornale in un organo di informazione a favore dei Cinque Stelle. I più informati sostengono che il giornale abbia ottenuto un finanziamento di 2.5 milioni di euro garantito al 90% dallo Stato, per evitare il fallimento. Così una buona penna si trasforma in penna di parte. L’ipocrisia non ha limiti ed è celere nel giudicare il prossimo. Come pure una critica feroce verso tutti coloro che non condividono l’esperienza governativa dei Cinque Stelle. Un’esperienza fallimentare.

Travaglio: due pesi e due misure

Quante parole di disprezzo ha riservato al fondatore di Forza Italia, ma nulla scrive nei confronti di questi famosi sconosciuti che non hanno mai amministrato nulla e nulla conoscono della macchina complessa dello Stato. Tutti bravi e i migliori in assoluto.

Un po’ di pudore dovresti provarlo nel sostenere una classe politica insostenibile e incompetente. L’Italia ha bisogno di una classe dirigente che sa quello che fa e dove mettere le mani. Non si può aspettare che un esercito di incompetenti imparino a governare la nazione.

Una parte di responsabilità è da attribuire all’elettore che troppo spesso esprime il proprio voto per tifoseria di parte. Come se stesse assistendo a una partita di calcio allo stadio e sostiene soltanto la squadra del cuore, senza un minimo di autocritica. L’elettore dovrebbe smettere di essere tifoso della politica e cominciare ad esprimere la sua fiducia in relazione a quello che produce la classe dirigente politica per il bene pubblico. Altrimenti i partiti non cambieranno mai, consapevoli di avere uno zoccolo duro che continuerà a votarli a prescindere. Svegliamoci italiani, altrimenti ci prenderanno sempre per i fondelli.

Cesare Giubbi

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