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Giampiero Mughini, furia su Travaglio: “E’ un pezzo di merda”

Nel libro di Travaglio era stato inserito tra i lecchini d’Italia per aver tifato Milan nella finale Champions del 1994

Nella mattinata odierna, ai microfoni della trasmissione radiofonica  "Roma ore 10" di Francesco Vergovich,  di cui è ospite fisso, Giampiero Mughjini è stato incalzato dal conduttore sulla  citazione  che lo riguardava all'interno dell'ultimo libro di Marco Travaglio  "Slurp, Dizionario delle lingue italiane. Lecchini, cortigiani e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati", ed. Chiare Lettere.

A pagina 34 si legge: "La Patria chiamò: 'E quanto a me, juventino doc, ho naturalmente e appassionatamente tifato per il Milan. Ho tifato per una squadra italiana e in nome di un ideale alto di italianità' (Giampiero Mughini,"Panorama", 20.5.1994).

Mughini in diretta ha replicato: “Non ci posso credere. Per quanto io consideri l'imbecillità la dea del nostro tempo e gli imbecilli gli eroi del nostro tempo, non posso credere che Travaglio abbia scritto questo di me. Io non l'ho preso questo libro 'Slurp' , perché non me ne frega nulla, però me lo vado a sfogliare in libreria se mi dici così e gli faccio una risposta che non immagini".

"A me leccapiedi, pezzo di merda – va giù durissimo Mughini – A me leccapiedi! che non ho avuto alcun rapporto, che faccio la televisione meglio di cento altri, che non ho mai avuto rapporti con Mediaset, che sono andato via da Libero perché non ne potevo più della linea politica di quel giornale! Io sarei un leccapiedi? Ma testa di cazzo, miserabile! Mi sento offeso. Ah, perché se il Milan gioca domani, io non dico che il Milan rappresenta l'Italia? Ma porcaccia miseria!

"Ma Travaglio – dichiara incredulo Mughini – non può averlo scritto! Avevo scommesso che io in questo libro non ci potevo essere, e invece… Io ero in quel momento ero in ottimi rapporti con Berlusconi e lui mi chiamò un'estate e mi disse che entrava in politica e mi chiese se volevo essere della sua partita ed io feci finta di non sentire e in quel Panorama, divenuto il suo giornalaccio, io sono rimasto in un angolo per 15 anni e me ne sono dimesso! Porcaccia miseria! Con Mediaset non ho mai fatto nulla, se non chiacchierare di calcio che non c'entra nulla”. 

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