Prima pagina » Cronaca » Feyenoord – AS Roma, tifosi romanisti ingiustamente fermati

Feyenoord – AS Roma, tifosi romanisti ingiustamente fermati

I tifosi romanisti, prelevati dall’aereo e schedati, sono stati costretti dalla polizia a urinare sugli alberi

Prosegue la vergogna olandese nella gestione del turno di Europa League: dopo le devastazioni di giovedì scorso ad opera dei tifosi del Feyenoord, questa volta a dimostrare disprezzo per lo sport e per le più basilari regole civili è la polizia olandese.

I tifosi romanisti, senza aver commesso alcun atto vandalico (contrariamente ai loro 'colleghi' del Feyenoord), starebbero subendo un trattamento incivile da parte delle forze dell'ordine olandesi. Prelevati appena scesi dall'aereo, sono stati immediatamente schedati. Privati per ore della possibilità di bere, mangiare, fumare, alcuni di loro che dovevano espletare i propri bisogni fisiologici sono stati costretti a urinare sugli alberi con un poliziotto a "controllare". Ripugnante possibilità che alle donne nelle stesse condizioni non è stata data.

La notizia del trattamento olandese riservato ai tifosi giallorossi è arrivata da Fabrizio Grassetti, presidente dell'Unione Tifosi Romanisti, interpellato dall'agenzia DIRE. Ha raccontato proprio Grassetti: "Siamo arrivati in aereo e già sotto la scaletta abbiamo trovato due pullman ad attenderci. Abbiamo pensato che ci avrebbero portati a Rotterdam e invece si sono fermati in aperta campagna dove c'era già una postazione con un pullman. A questo punto ci hanno fatto scendere uno ad uno, passare per un minicorridoio che avevano formato gli stessi uomini delle Forze dell'ordine, per scattarci delle foto con il documento aperto. Finita questa lunga fase, ci hanno fatto salire su un altro pullman".

Come anticipato sopra la situazione peggiora per chi doveva espletare i propri bisogni fisiologici: "Chi doveva , veniva accompagnato verso un alberello con una persona che rimaneva a guardarti mentre le signore non potevano fare neanche quello".

"Ci hanno perquisiti in un modo a dir poco minuzioso, palpeggiandoci da cima a fondo. Siamo stati almeno due ore e mezza senza bere o mangiare. O fumare chi doveva. Non si può dire che sia stata tutta una tutela nostra ma contro. Ed è stato un comportamento ingiustificato visto che eravamo appena scesi dall'aereo ed eravamo già passati sotto il metal detector. Arrivati in Olanda non potevamo avere contatti con nessuno visto che ci hanno subito portato qui appena scesi dall''aereo".

La vergogna olandese continua.

Lascia un commento