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Fendi a Roma: il Palazzo Rhinoceros e la nuova collezione dedicata alla città eterna

Un tempo abbandonato, ora dopo essere stato affidato alla mecenate Alda Fendi, Palazzo Rhinoceros è diventato un condominio dell’arte

Fendi Palazzo Rhinoceros

Fendi, Roma

Quello tra la maison Fendi e Roma è un legame che va avanti da quasi un secolo, con l’azienda della famiglia Fendi che nacque nel 1925 proprio nella Città Eterna. Da allora la casa di moda ha conosciuto una crescita e un successo smisurati, senza mai però dimenticare le proprie radici: proprio in omaggio alla Capitale Fendi ha realizzato due iniziative che dimostrano con chiarezza questo attaccamento che dura ancora oggi.

Un palazzo artistico nel centro di Roma

Un esempio lampante del profondo rapporto tra la Città Eterna e la famiglia Fendi è Palazzo Rhinoceros, un immobile situato a un passo dai Fori Imperiali. Un tempo abbandonato, occupato e fatiscente, ora dopo essere stato affidato alla mecenate Alda Fendi e all’architetto Jean Nouvel, è diventato un vero e proprio condominio dell’arte restituito alla città nel 2018. Al suo interno c’è infatti la sede della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, una galleria espositiva, un ristorante con terrazza e venticinque appartamenti di prestigio che vengono solitamente affittati ad artisti, esperti d’arte e curatori di gallerie internazionali.

L’esterno del Palazzo Rhinoceros è stato interamente ristrutturato rispettando il più possibile la sua origine storica seicentesca, mentre gli interni sono caratterizzati dal contrasto tra elementi moderni e antichi. Il tutto nel cuore pulsante della Città Eterna, al Velabro, dove secondo la leggenda la lupa trovò la cesta contenente Romolo e Remo.

La collezione Fendi Roma e il pensiero della direttrice creativa

Quale modo migliore di celebrare il proprio legame con Roma per una casa di moda se non creando una collezione ad hoc? Si tratta di un progetto recentissimo, lanciato proprio sul finire del 2020 e denominato Fendi Roma, in omaggio ovviamente alla Città Eterna. Una capsule collection contraddistinta dal lettering peculiare già presente anche in alcune delle precedenti collezioni firmate Fendi. In occasione del lancio di questo progetto, la direttrice creativa dell’azienda Silvia Venturini Fendi ha sottolineato come i tempi recenti e in particolar modo le restrizioni dovute alla pandemia abbiano cambiato anche il modo di scegliere e acquistare l’abbigliamento, cosa che però probabilmente rimarrà ben radicata nelle abitudini di tutti i giorni dei consumatori.

Le persone oggi vogliono comprare indumenti in maniera più oculata, scegliendo vestiti pensati per durare nel tempo ma anche versatili, utili cioè in diverse occasioni. Senza dimenticare poi il tema dell’empowerment femminile, giustamente sempre più centrale nel dibattito odierno: non è un caso se Silvia Venturini Fendi ha voluto mostrare il lato potente e libero delle donne con capi che spazzassero via i cliché dell’abbigliamento femminile, dando parola allo stile di tutte.

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