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Expo, Marino inaugura padiglione Lazio con Zingaretti

Marino ha detto anche che a Roma dal suo insediamento si è lavorato per impedire nuovo cemento sul verde agricolo

Ignazio Marino si aggira con un sorriso tinto  e di soddisfazione e di orgoglio. Si dirige immediatamente verso il padiglione del Nepal per portare la solidarietà della Capitale a questo paese così duramente colpito dal sisma. E poi dopo uno sguardo d'insieme, via al padiglione di Roma e del Lazio per il quale nell'ultimo anno duramente hanno lavorato il Campidoglio e la Regione. "Ho avuto un'impressione di grande ariosità e organizzazione" ha detto il sindaco e ha parlato di "vittoria di quell'Italia che ce la fa e si butta alle spalle il pessimismo che coltiviamo in modo insano". Marino ha poi chiarito che a Roma da subito, dal suo insediamento, si è lavorato per mettere gli argomenti, oggi  centrali dell'Expo, come temi prioritari dell'Amministrazione cancellando oltre 160 delibere per impedire nuovo cemento sul verde agricolo. "Noi crediamo nella biodiversità come bene da preservare da subito" ha detto il sindaco " a Roma non vogliamo altro cemento, ma recuperare l'abbandonato".

Il primo cittadino ha quindi espresso il suo ottimismo sulla capacità di ripresa del Paese, ottimismo avvalorato dalla straordinaria opportunità rappresentata da Expo e si è dichiarato convinto che il Pil crescerà sia a Milano che a Roma ricreando molte possibilità di lavoro. Il sindaco ha anche sottolineato come sia "estremamente importante la continuità della riflessione sulla fame nel mondo" che può addirittura essere "il filo conduttore anche con il Giubileo, un Giubileo della misericordia e non della cuccagna come ha detto il papa. Continuità di riflessione che è importante non solo per l'Italia ma per tutto il pianeta". Sia Marino che Zingaretti hanno poi espresso una gran rabbia per quanto accaduto a Milano al corteo no expo del 1 maggio, sottolineando al contempo la straordinaria e bellissima risposta della città meneghina.

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