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Ex vigilantes campi rom occupano la sede di Risorse per Roma

78 lavoratori a rischio licenziamento: dopo la protesta di luglio tornano a manifestare

Continua la protesta degli ex vigilantes dei campi nomadi di Roma. Dopo la scadenza del contratto per 78 addetti ai lavori di Risorse per Roma, poi non rinnovato, gli ex vigilantes – che prestavano un servizio nato nell’era Alemanno per 8 campi rom,  Castel Romano, Salone, Candoni, Gordiani, River, Barbuta, Cesarina e Lombroso – avevano già occupato l’Aula Giulio Cesare lo scorso luglio.

A seguito del blitz nel corso dei lavori dell’Assemblea Capitolina, l'assessore ai Servizi Sociali e Sussidiarietà  Rita Cutini e il Direttore Esecutivo Massimo Bartoli avevano incontrato i lavoratori: “È stato individuato  per loro un percorso che interrompe, per i prossimi 90 giorni,  la procedura di mobilità aperta dai vertici aziendali” – faceva sapere la Cutini.

In assenza di sostanziali novità sulla loro posizione lavorativa, gli ex vigilantes a rischio licenziamento hanno occupato la sede di Risorse per Roma in piazzale degli Archivi, all’Eur. E questa mattina hanno impedito agli altri dipendenti l’accesso.

Come riferisce Giocondo Paccapelo, rappresentante dell’Ugl, le cui dichiarazioni sono state riprese dal Corriere della Sera “nell’incontro di ieri pomeriggio (martedì, ndr) l’amministratore delegato Massimo Bartoli ci ha informato che si passa alla fase due, cioè l’interlocuzione con la Regione, che significa messa in mobilità”.

I 78 lavoratori chiedono il rispetto delle regole, ovvero della 147 del 2013. “La norma – continua Paccapelo – prevede  che, in caso di esuberi in una società a totale capitale pubblico, come è Risorse per Roma, i dipendenti siano riqualificati nella loro azienda o ricollocati in un’altra sempre a totale capitale pubblico”.

*In foto campo rom La Barbuta

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