Prima pagina » Cronaca » Roma, ennesimo atto intimidatorio a Colle Oppio

Roma, ennesimo atto intimidatorio a Colle Oppio

Dopo 5 giorni, nuova irruzione all’interno della sezione di Colle Oppio. Lasciati oggetti con liquido infiammabile

A 5 giorni di distanza – era la notte tra il 23 e il 24 marzo quando venivano imbrattati gli esterni della sezione di Colle Oppio, storica sede della destra romana, con scritte minatorie e vernici rosse lanciate contro i muri – si registra un altro atto intimidatorio.

Questa volta, alcuni ignoti, sempre nella notte, hanno tentato di forzare gli ingressi della sezione di Fratelli d’Italia Colle Oppio e hanno lanciato all’interno degli oggetti cosparsi di liquido infiammabile. Secondo i militanti della sezione, questi atti sono deti tentativi “di qualche facinoroso di contrastare” – dichiarano – la loro “battaglia contro il degrado del parco di Colle Oppio”, per la quale da mesi ormai sono “in mobilitazione permanente sempre al fianco dei comitati di quartiere”. Sono infatti state organizzate fiaccolate, giornate ecologiche e campagne di sensibilizzazione contro lo spaccio di droga. Non da ultimo, in questi giorni l’Assemblea capitolina ha tapprovato una mozione proposta da Fratelli d’Italia per un maggiore controllo e una riqualificazione del parco. Decisione, questa, che ha soddisfatto in particolare Silvia Iorio, responsabile dei Comitati Mamme del Parco di Colle Oppio, e Francesco Todde e Giorgio Catenelli, entrambi rappresentanti di Viviamo il Parco. 

“Probabilmente – continuano i militanti – qualcuno vorrebbe che il parco rimamesse una zona franca dove perpetuare traffici illeciti e spaccio di droga, noi invece vogliamo restituirlo definitivamente ai residenti, ai bambini, alle famiglie, agli anziani. La nostra realtà politica è da decenni punto di riferimento per i cittadini dei rioni Esquilino, Monti, Celio e Castro Pretorio, per questo continueremo a lavorare per costruire la comunità di quartiere, contro chi alimenta un assurdo odio ideologico fuori dal tempo e lontano dai problemi reali della gente, come ci ha insegnato Paolo Di Nella”.

Lascia un commento