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Dissesto idrogeologico, vertice sulle zone più a rischio di Roma

In Campidoglio riunione con Marino per dissesto idrogeologico. Al centro il Municipiio X, Piana del Sole e Prima Porta

Questa mattina si è tenuta in Campidoglio una riunione con lo stesso primo cittadino, l'assessore ai Lavori pubblici e alle Periferie, Paolo Masini, e alcuni uffici tecnici del Campidoglio e dell'assessorato per esaminare gli aspetti strutturali e di manutenzione ordinaria delle aree del comune di Roma a maggiore rischio di dissesto idrogeologico.

Attenzione particolare è stata dedicata alle criticità del Municipio X, e precisamente alle zone di Infernetto, Casal Palocco, Saline e Stagni di Ostia. Proprio qualche settimana fa, il Consiglio del minisindaco Andrea Tassone, riunito in seduta straordinaria, aveva votato all'unanimità una risoluzione che impegnava l'intera Giunta ad attivarsi nei confronti di Roma Capitale con fondi propri da reperire sin dal prossimo assestamento di bilancio comunale, per la sicurezza idrogeologica del territorio. 

Nel corso dell'incontro in Campidoglio, però, c'è stato spazio anche per le zone di Piana del Sole e Prima Porta. "Abbiamo stabilito – spiega il sindaco Ignazio Marino – che occorre eseguire nei prossimi giorni una valutazione economica dei costi per il potenziamento degli impianti dotati di idrovore, e dell'allargamento dei canali in diverse zone".

Per quanto riguarda in particolare Prima Porta, Marino riferisce che "il direttore del dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione urbana (Simu, ndr), Roberto Botta, mi ha assicurato che in via Frassineto entro 10 giorni saranno in funzione tre nuove idrovore, che si aggiungeranno alle quattro già presenti". Sempre per Prima Porta, giungono buone notizie anche sul fronte di via Procaccini, dove – continua Marino – "entro una settimana partirà il cantiere per il nuovo impianto di sollevamento delle acque reflue, grazie ai fondi immediatamente disponibili dopo lo sblocco da parte del Mef di 150 milioni dal Patto di Stabilità, la scorsa settimana".

Nel corso della riunione, come informa l'agenzia DIRE, sono emersi anche alcuni aspetti di gestione del territorio e dell'ordinaria manutenzione di fossi e canali che richiedono un ulteriore approfondimento, anche con il coinvolgimento delle altre istituzioni concorrenti. "Per questa ragione – aggiunge ancora il primo cittadino – chiederò un incontro con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per ragionare con lui sull'applicazione e la ratio della legge regionale 53 del 1998, che affida ai cittadini che vivono di fronte a canali e fossi la loro manutenzione ordinaria". Tuttavia – osserva Marino – "nella realtà spesso quei fossi sono ormai veri e propri corsi d'acqua, per i quali sono necessarie competenze di ingegneria idraulica e disponibilità economiche rilevanti. Credo quindi che sarebbe opportuno ridiscutere lo stesso impianto della legge e le competenze che essa addebita".

Nel frattempo, il consigliere comunale ed ex capogruppo del PD in Campidoglio Francesco D'Ausilio, ha fatto sapere che "se non saranno previsti nella manovra di assestamento di bilancio fondi per le zone alluvionate, io non la voterò".

D'Ausilio, pur "consapevole dei margini ristrettissimi di bilancio nei quali operiamo" e pur apprezzando "sinceramente lo sforzo prodotto dall'assessore (al Bilancio, ndr) Scozzese", ritiene "tuttavia inconcepibile che in una manovra da 160 milioni di euro, non si siano trovati gli spazi per avviare alcuni urgenti e improrogabili interventi per la messa in sicurezza idraulica di zone come Piana del Sole e il X Municipio. A Prima Porta, giustamente, sono stati previsti: bisogna fare lo stesso anche per gli altri territori. Serve una correzione urgente, i problemi della città non possono più attendere" – conclude D'Ausilio. 

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