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Discriminazione sul campo da rugby: parla il Foro 753

L’associazione culturale romana commenta così i fatti dell’ex Cinodromo

“I valori dello sport per noi sono sacri e tra questi c’è il rispetto” –  ecco il primo commento che si legge nella nota diramata dall’Associazione culturale Foro753, chiamata in causa nei giorni scorsi dopo i fatti dell’ex Cinodromo

Sulle polemiche per il mancato svolgimento della partita di rugby tra All Reds e Corsari che ha visto protagonista un suo militante, il Foro753 preferisce “rispondere portando come esempio la palestra di pugilato Marco Aurelio Boxe presente all’interno dello spazio sociale di via Beverino 49, dove lo sport viene praticato insegnando dei valori”. “Tra questi valori – prosegue la nota –  c’è il rispetto e quando questo manca lo sport non ha più nulla da insegnare”.

Dichiarazioni, quelle del Foro753, che hanno disorientato l’opinione pubblica abituata a ragionare in base agli stereotipi mediatici della comunicazione di massa, affollati luoghi comuni dove alla maggiore caratterizzazione politica corrisponde sempre un crescente pregiudizio. A dire il vero, fonte di sorpresa già erano state le parole usate dallo stesso Luca Cirimbilla: a proposito della ‘politicizzazione degli sport’ il trentenne tallonatore dei Corsari aveva dichiarato a Romait che “lo sport deve rimanere tale”. “Un amico mi ha ricordato come nell’antica Grecia sospendevano addirittura le guerre per celebrare i giochi olimpici. Fino all’apparizione degli All Reds, almeno a Roma e nel Lazio, non si è mai caratterizzato politicamente il rugby. Come attivista del Foro 753 conosco l’importanza della riqualificazione di spazi abbandonati e la loro destinazione per scopi importanti come lo sport. Ieri, però, lo sport è stato fermato” – ci aveva spiegato Luca. Entrambe le versioni date dagli attivisti non escludono ma bensì esaltano la centralità del confronto, anche sportivo, per chi intende la politica come un’attività a trecentosessanta gradi. Filosofia perfettamente in linea con quella rugbistica, il cui 'codice etico' prevede “coraggio, amicizia, generosità, sacrificio, altruismo, rispetto dei compagni, dell’avversario e delle regole”.

“Talune pregiudiziali, oltre che antistoriche, sono fuori luogo e fuori contesto e noi siamo qui a ribadirlo ancora una volta con serenità. Ai ragazzi va insegnato il rispetto e non l’odio, solo così potremo tornare ad essere comunità”  –  conclude il Foro753.

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